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Approvata la delega per la riforma edilizia

Parlano gli addetti ai lavori

La riforma edilizia: vita più semplice per i cittadini e «una scossa per la nostra economia»

La delega approvata dal governo punta su semplificazione e sicurezza, con la possibilità anche di regolarizzare le piccole difformità. Salvini: «Quello che abbiamo approvato ieri in Consiglio dei ministri riguarda l'Italia degli italiani da domani in avanti»

Economia - di Agnese Russo - 5 Dicembre 2025 alle 14:16

Un «importante segnale di attenzione da parte del governo»; «una novità positiva»; «un primo significativo passo verso il riordino della disciplina». L’approvazione da parte del Consiglio dei ministri, con procedura d’urgenza, del disegno di legge di delega per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni, la cosiddetta riforma edilizia, è stata accolta con estremo favore da tutte le principali associazioni del settore e anche dal Fondo formazione piccole e medie imprese che ha parlato di «vera e propria scossa per la nostra economia».

La riforma edilizia contro la giungla di norme

Il ddl, presentato su proposta del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e dei ministri per le Riforme e per la Pa, Elisabetta Casellati e Paolo Zangrillo, autorizza il Governo a «compiere un’ampia e organica revisione della normativa in materia di edilizia e di sicurezza delle costruzioni, con l’obiettivo primario di semplificare, riordinare e razionalizzare i procedimenti amministrativi oggi disciplinati dal Testo Unico dell’edilizia». «L’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni ha la finalità, inoltre – viene spiegato nel comunicato del Cdm – di porre chiarezza sulla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, garantendo il rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep), come strumento necessario per assicurare standard minimi uniformi».

Fra gli ambiti di applicazione ci sono la sicurezza delle costruzioni, il coordinamento con le disposizioni urbanistiche, la semplificazione della dimostrazione dello stato legittimo degli immobili e il rafforzamento dell’efficacia e della trasparenza delle procedure per il rilascio dei permessi di costruire, delle Scia (Segnalazioni certificate di inizio attività) e degli altri titoli del settore edilizio.

Salvini: «Una misura che riguarda l’Italia degli italiani da domani in avanti»

«Quello che abbiamo approvato ieri in Consiglio dei ministri riguarda l’Italia degli italiani da domani in avanti. Non posso intervenire su quello che è successo l’anno scorso. Abbiamo semplificato, si possono regolarizzare tutte le piccole difformità. La pubblica amministrazione nei prossimi mesi deve rispondere, se è no è no, se è sì è sì, perché un cittadino, un geometra che viene a farti una domanda merita una risposta. Se non rispondi per me vale il silenzio assenso, perché non si può non rispondere», ha detto Salvini, intervenendo a Mattino 5 news su Canale 5, anche in risposta alle polemiche della sinistra che parla di «condono» e perfino, con Angelo Bonelli, di «golpe contro il territorio».

La soddisfazione delle associazioni di categoria

A sottolineare che la delega sull’edilizia «è un importante segnale di attenzione da parte del governo, dopo anni di attesa, su un tema fondamentale per la vita e la crescita delle nostre città» è stato il presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ricordando che «dalle periferie ai centri storici occorrono soluzioni per combattere il degrado e fornire servizi efficienti. Per farlo bisogna dotarsi di una disciplina organica, chiara e trasparente, che superi la frammentazione che oggi caratterizza la materia e riveda con maggior attenzione i confini dei poteri in capo a Stato e Regioni».

Per Confedilizia si tratta di «una novità positiva», che risponde, ha spiegato il presidente Giorgio Spaziani Testa, alla «necessità di una razionalizzazione e di una nuova codificazione complessiva, tenuto conto delle numerose modifiche che in più di vent’anni sono intervenute con riferimento al Testo unico dell’Edilizia del 2001, caratterizzate da interventi circoscritti a singoli articoli o istituti, senza una visione organica dell’intero complesso normativo».

Anche Confindustria Assoimmobiliare ha accolto «con favore» il testo, «che rappresenta – ha detto il presidente Davide Albertini Petroni – un primo significativo passo verso il necessario riordino della disciplina».

Un booster per l’economia e il lavoro delle pmi

Di «vera e propria scossa per la nostra economia» ha parlato poi il Fapi, il Fondo formazione piccole e medie imprese. «Grazie a questo intervento sarà finalmente più semplice ristrutturare e vendere le abitazioni, con benefici immediati per famiglie, imprese e per l’intero comparto delle costruzioni», ha spiegato il presidente Gino Sciotto, sottolineando come «la profonda opera di semplificazione del settore edilizio apre la strada a nuovi investimenti e crea opportunità di lavoro soprattutto per le piccole imprese e gli artigiani, colonna portante del sistema produttivo italiano». «Questa riforma – ha concluso il presidente del Fapi – contribuirà anche a rendere la pubblica amministrazione più rapida e moderna, semplificando la vita dei cittadini grazie all’estensione dell’istituto del silenzio assenso, che limiterà tempi morti e burocrazia eccessiva. Si tratta di un passo avanti fondamentale, che accogliamo con grande soddisfazione e che potrà dare nuova linfa al tessuto economico del Paese».

 

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di Agnese Russo - 5 Dicembre 2025