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Il sondaggio Pagnoncelli conferma il primato del governo di centrodestra a trazione Meloni e FdI e rovina le feste alla sinistra al palo con numeri impietosi

Campo (al) largo nelle secche

Il sondaggione manda di traverso il Capodanno alla sinistra: l’Italia premia il governo. Per Schlein e compagni numeri spietati e sentenza senza appello

L'ultimo report di Nando Pagnoncelli per il "Corriere della Sera", una sorta di bilancio finale del 2025, suona come una doccia gelata per Elly e colleghi dell'opposizione: Meloni vola, il centrodestra tiene il timone e la barra a dritta, mentre tra i giallo-rosso-verdi l'epilogo è impietoso. Tutti i dati

Politica - di Ginevra Sorrentino - 30 Dicembre 2025 alle 12:34

Esiste una distanza siderale, quasi una faglia geologica, tra il racconto catastrofista delle opposizioni e la percezione reale degli italiani. Mentre dai banchi della sinistra si continua a evocare un’apocalisse imminente e il “disastro dietro l’angolo”, i cittadini sembrano abitare un altro Paese, continuando a confermare la propria fiducia a Giorgia Meloni e alla sua squadra di governo. A certificarlo è l’ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera, una sorta di bilancio finale del 2025 che suona come una doccia gelata per chi sperava in un crollo, o anche in una semplice flessione significativa della maggioranza.

Sondaggio Pagnoncelli, Meloni vola, il centrodestra tiene il timone. Debacle nel centrosinistra

Nonostante le fisiologiche sfumature tra le forze di coalizione, l’esecutivo chiude l’anno in salute. L’apprezzamento per il governo si attesta al 42%, un dato che non solo tiene, ma risulta addirittura in crescita rispetto a dodici mesi fa. La vera protagonista resta però la premier: il gradimento personale di Giorgia Meloni sale al 43%, guadagnando un punto nell’arco dell’anno. Un risultato che premia la coerenza e la stabilità, in barba alle “gufate” di chi da tre anni insiste a voler vedere e a profetizzare la luna di miele con gli elettori conclusa.

Meloni protagonista assoluta, FdI locomotiva della maggioranza e FI e Lega a garanzia di una navigazione sicura

All’interno della coalizione, Fratelli d’Italia si conferma il motore trainante, salendo dal 27,6% di fine 2024 all’attuale 28,4%. Un segnale di vitalità che si accompagna alla solidità di Forza Italia (8,3%) e della Lega (8,1%), che insieme garantiscono una navigazione sicura a un centrodestra che non sembra affatto risentire del logorio del potere.

Sondaggio Pagnoncelli, centrosinistra al palo: l’epilogo impietoso del Campo largo

E se a destra si brinda, a sinistra il clima è decisamente più plumbeo. La strategia “ostinatamente unitaria” di Elly Schlein sembra aver sortito l’effetto opposto a quello sperato. Il Partito democratico chiude l’anno con un segno meno pesante, scivolando al 21,3% rispetto al 22,5% di un anno fa. Un calo vistoso che racconta quanto sia difficile vendere un’unità che, nei fatti, non esiste, (o che si ostina a voler forzatamente vedere solo l’ottimista Elly)…

I voti del Pd cannibalizzati dal M5S che raschia quello che può…

Non solo. Ironia della sorte, mentre il Pd perde colpi, la seconda gamba del traballante tavolo del cosiddetto Campo largo, il Movimento 5 Stelle, non solo non aiuta gli alleati. Ma ne approfitta per rialzare la testa cannibalizzando voti e punti percentuali ai compagni di cordata, scalando la vetta dell’opposizione e salendo al 13,5%. Le resistenze dei grillini verso la leadership dem sono ormai esplicite del resto. E i numeri confermano che la convivenza forzata tra gli ami-nemici sta logorando più Schlein che Conte. Tra gli altri attori del centrosinistra (stando ai numeri, più delle comparse che dei veri e propri comprimari per la verità), si segnala Avs in lieve crescita al 6,1.   Azione che sale al 3,1%. Mentre Italia Viva arranca al 2,5%.

In definitiva, allora, il 2025 si chiude nel segno di una maggioranza di governo che si rafforza e un’opposizione che, tra veti incrociati e emorragie di consensi, sembra destinata a un Capodanno di riflessioni forzate e a una crisi di appeal sull’elettorato a rischio endemizzazione. La realtà, per ora, si ostina a non seguire il copione scritto dal Nazareno né sul versante interno né – meno che mai – sul fronte nazionale. A quando l’epifanica presa di coscienza?

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di Ginevra Sorrentino - 30 Dicembre 2025