Campo largo in imbarazzo
Il codice rosso inguaia il sindaco rosso di Cervia: chiesto l’arresto di Mattia Missiroli per maltrattamenti alla moglie
Mattia Missiroli, sindaco Pd eletto con il campo largo a Cervia (Ravenna) è indagato per maltrattamenti in famiglia. Lo riportano Il Corriere Romagna e il Resto del Carlino. L’inchiesta nasce in seguito a un accesso al pronto soccorso di Ravenna della moglie, lo scorso 5 dicembre, che ha dichiarato di essere stata spinta a terra dal marito, facendo scattare il codice rosso.
Sentita la donna, la Procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere, misura respinta dal gip. La Procura di Ravenna ha chiesto per lui l’arresto e la custodia cautelare in carcere, ma il gip del capoluogo romagnolo ha appena respinto la richiesta rilevando come i fatti contestati siano in fondo episodici e che lui, all’indomani della visita della consorte in pronto soccorso, abbia lasciato casa.
Chi è il sindaco rosso di Cervia
Il caso legato ai presunti maltrattamenti domestici si è innescato il 5 dicembre quando la moglie di Missiroli si è presentata in pronto soccorso a Ravenna per lesioni a un braccio (7 giorni la prognosi) raccontando di essere caduta a terra dopo una forte spinta.
Mattia Missiroli, 43 anni, architetto, sostenuto dal Pd e da tutto il centrosinistra, è stato eletto nel giugno 2024 ed è uno degli amministratori di punta del campo largo della riviera romagnola.
La donna, come confermato dal suo legale Giovanni Scudellari, non ha mai denunciato formalmente: ma, di fronte a un caso da codice rosso, sono stati i medici ad attivare l’apposito protocollo allertando la polizia. Dopo un primo intervento di una Volante, la donna è stata nei giorni successivi invitata in Questura a Ravenna e ascoltata dalla squadra Mobile. Infine martedì scorso si è presentata lei stessa dagli inquirenti per gli ultimi dettagli.
Il legale di Mattia Missiroli: è innocente, respinge ogni accusa
Nel complesso, allegando anche una foto di un labbro rotto da un presunto schiaffo e un paio di video, avrebbe delineato una situazione domestica – a suo dire – caratterizzata da insulti e anche da alcuni episodi di violenza mai rivelati prima: il più datato risalirebbe al 2012. Da parte sua il sindaco, attraverso il suo avvocato Ermanno Cicognani, “ha respinto fermamente accuse tanto gravi e infamanti. In 16 anni di matrimonio, con due figli, mai ha avuto comportamenti violenti nei confronti della moglie.
La separazione in corso coinvolge aspetti che possono prestarsi a strumentalizzazioni”. Il legale ha infine aggiunto che Missiroli “appena potrà prendere visione degli atti, dimostrerà la propria innocenza valutando altresì ogni azione legale a tutela della sua persona”.