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Guerra ibrida, la Nato pensa ad attacchi preventivi. Mosca mostra muscoli: un passo irresponsabile

Contromisure e sicurezza

Guerra ibrida, la Nato pensa ad attacchi preventivi. Mosca mostra muscoli: un passo irresponsabile

Esteri - di Alessandra Parisi - 1 Dicembre 2025 alle 17:14

Tensione alle stelle tra Nato e Russia. C’era da aspettarselo. La svolta ‘più aggressiva’ dell’Alleanza atlantica nel rispondere alla guerra ibrida di Mosca, annunciata al Financial Times dal presidente del comitato militare della Nato, Giuseppe Cavo Dragone, ha ‘innervosito’ il Cremlino. “Stiamo studiando tutto – ha dichiarato l’ammiraglio – sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando”.

La svolta “più aggressiva” della Nato contro la guerra ibrida di Mosca

Focus diretto sugli attacchi informatici, i sabotaggi e le violazioni dello spazio aereo da parte della Russia. “Essere più aggressivi rispetto alla nostra controparte – ha spiegato il militare – potrebbe essere un’opzione. [Le questioni sono] il quadro giuridico, il quadro giurisdizionale, chi lo farà?”. Cavo Dragone ha ammesso che la Nato e i suoi membri avevano “molti più limiti della nostra controparte per motivi etici, legali, giurisdizionali. È un problema. Non voglio dire che sia una posizione perdente, ma è una posizione più difficile di quella della nostra controparte”. Alcuni diplomatici, in particolare quelli dei paesi dell’Europa orientale, hanno esortato la Nato a smettere di limitarsi a reagire e a contrattaccare. Dragone parla dunque dell’ipotesi che un “attacco preventivo” possa ssere considerato “un’azione difensiva”. Poi ha avvertito: “È più lontano dal nostro normale modo di pensare”.

La reazione russa: passo irresponsabile, c’è voglia di escalation

Poche ore dopo arriva la risposta muscolosa di Mosca attraverso la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Un possibile attacco preventivo contro la Russia è uno passo estremamente irresponsabile. Una dichiarazione simile dimostra il desiderio di escalation”, riporta l’agenzia Tass. “La Russia considera la dichiarazione del presidente del Comitato militare della Nato come un tentativo deliberato di minare gli sforzi per risolvere il conflitto ucraino”.

Tajani: dobbiamo adottare contromisure, ma spetta alla Nato

Sull’ipotesi di attacchi preventivi della Nato contro Mosca per le minacce ibride, è sceso in campo anche il ministro del Esteri Antonio Tajani. “Si tratta di una questione che deve seguire la Nato, non tocca a noi. Sulla guerra ibrida certamente dobbiamo adottare delle contromisure. Anche la riforma del ministero degli Esteri prevede la realizzazione di una direzione generale della sicurezza, della sicurezza cibernetica”, ha detto il ministro intervenendo alla celebrazione per i 75 anni dell’Agi. “Quindi anche noi siamo fortemente impegnati per garantire la sicurezza, la protezione dei dati, la sicurezza del nostro Paese, la sicurezza delle nostre ambasciate. La guerra ibrida è un tema fondamentale”.

Ue, Kallas: i ministri stanno discutendo cosa fare di più anche con la Bielorussia

Anche Bruxelles è impegnata sul fronte degli attacchi cybernetici. “I ministri dell’Unione europea “stanno discutendo cosa fare di più”. Parola dell’Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri Kaja Kallas nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio affari esteri in formato difesa. “Oggi il ministro lituano ha sollevato questa questione riguardo agli attacchi ibridi della Bielorussia e dei palloni meteorologici che provengono dal lato bielorusso”. Kallas ha ricordato che l’Ue dispone di una “cassetta degli attrezzi” di sanzioni per rispondere agli attacchi ibridi provenienti dalla Russia, ma non dalla Bielorussia.

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di Alessandra Parisi - 1 Dicembre 2025