La videointervista
Genova, Alessandra Bianchi (FdI): “Il consulente Lgbt? L’amministrazione Salis ha un’impronta di estrema sinistra” (video)
La confusione sotto il cielo di Genova è “grande”, ma la situazione è tutt’altro che “eccellente”. Ne abbiamo parlato con Alessandra Bianchi, capogruppo di FdI al consiglio comunale. Il sindaco Silvia Salis “ha assunto un consulente esterno destinato alla comunità lgbt” e dunque questo “dimostra quanto questa amministrazione abbia un’impronta di estrema sinistra, ma senza voler guardare alle esigenze del territorio”. Ma quanto ha speso il primo cittadino per questa operazione? “Sono stati stanziati 156mila euro oltre Iva, ma con un incarico di durata triennale”. Come ha precisato Bianchi, stiamo parlando di “risorse che vengono inevitabilmente tolte ad altre destinazioni”.
Ma non solo, perché il sindaco Salis ha deciso di introdurre l’educazione sessuo-affettiva per i bambini in determinate scuole: “Ha deciso di intraprendere un progetto finalizzato a questa attività di competenza comunale e in contrasto con quella che invece è la linea del ministro Giuseppe Valditara. Come gruppo di Fratelli d’Italia abbiamo espresso dissenso per questa iniziativa”.
Genova, Alessandra Bianchi parla della pessima amministrazione di Silvia Salis
Quanto pare, come confermato da Alessandra Bianchi, sono aumentate alcune tassazioni al livello locale “anche perché sono state le uniche attività di concretezza sul territorio, visto che il sindaco Salis ci ha abituato a svolgere il suo ruolo di aspirante leader nazionale”. Il primo cittadino “passa da Roma a Bruxelles e non perde occasione per utilizzare argomenti con cui dare addosso al governo. Ma sul territorio “si è visto un aumento dell’Imu sui contratti d’affitto a canone concordato, poi rivisto a seguito della grande polemica”. E ancora: “Sono state aumentate le tariffe dei musei, quelle del trasporto pubblico con Mt ed è alle porte l’aumento dell’imposta sugli imbarchi”.
La consigliera comunale di FdI ha ricordato che durante una seduta, “uno dei consiglieri del Pd mi ha gridato ‘vi abbiamo già appeso una volta a testa in giù’ e oltre alla grave offesa dalle parole pronunciate, la cosa più vergognosa è stato l’atteggiamento della maggioranza, assieme al sindaco Salis, che non hanno preso una posizione. In conclusione, “tutta la maggioranza non prende posizione sugli atti violenti se non in maniera formale. Nessun provvedimento è stato preso dal Pd nei confronti di questo soggetto, ma addirittura abbiamo sentito in aula che mettere il volto del rettore e del ministro Bernini in un mirino è esprimere un dissenso e non è violenza”.