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Gedi, spuntate le armi alla sinistra. Il governo incontra i vertici del gruppo ed è pronto a riferire al Parlamento

Gedi, spuntate le armi alla sinistra. Il governo incontra i vertici del gruppo ed è pronto a riferire al Parlamento

Politica - di Eugenio Battisti - 12 Dicembre 2025 alle 15:33

Detto fatto. Sulla ventilata (quasi certa) vendita del gruppo Gedi dei gioielli di famiglia Repubblica e Stampa il governo c’è. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria Alberto Barachini ha ricevuto i vertici del gruppo per verificare la massima trasparenza dell’operazione.

Gedi, Barachini incontra i vertici del gruppo

Spuntate le armi delle sinistre che hanno cavalcato la notizia per sparare contro Palazzo Chigi che non avrebbe mosso un dito “per la tutela di beni e capitali strategici di interesse nazionale”. Nel corso dell’incontro, definito “positivo” dal presidente di Gedi, Paolo Ceretti, Barachini ha chiesto “elementi informativi in merito alla definizione di eventuali accordi di cessione. E l’impegno dell’azienda a inserire in tali accordi la tutela dei livelli occupazionali. E la garanzia dell’indipendenza editoriale di testate storiche che rappresentano un importante asset dell’ecosistema informativo pluralistico nazionale“.

Il governo sollecita il gruppo alla massima trasparenza

“Sollecitiamo il gruppo – ha detto ancora Barachini ai vertici Gedi – alla massima trasparenza in tutte le fasi della trattativa e, in particolare, chiediamo di essere aggiornati rispetto ad eventuali partecipazioni extraeuropee del veicolo societario interessato all’acquisto”. L’esponente del governo ha ascoltato tutte le preoccupazioni espresse dal comitato di redazione de la Repubblica e de La Stampa, condividendo con loro le garanzie chieste questa mattina ai vertici del Gruppo. “

Il sottosegretario con delega all’editoria si è detto disponibile a riferire in Parlamento

“Sto seguendo con la massima attenzione l’intera vicenda”, ha assicurato Barachini che si è detto disponibile in qualsiasi momento a riferire in Parlamento per gli elementi di competenza del governo. “Sono anche pronto ad incontrare chi concretizzerà un interesse all’acquisizione delle testate per chiedergli un impegno rispetto alla tutela dei livelli occupazionali. E alla garanzia dell’indipendenza editoriale di testate storiche che rappresentano un importante asset dell’ecosistema informativo pluralistico nazionale”.

Ceretti: incontro positivo in un clima di condivisione

Il presidente di Gedi dal suo canto ha definito positivo il colloquio. ”L’incontro si è svolto in un clima di ampia e piena condivisione e collaborazione istituzionale. È stata una opportunità per raccontare la genesi e i valori su cui si stanno sviluppando le interlocuzioni”. Ceretti ha assicurato che pluralismo, indipendenza dell’informazione e garanzie occupazionali sono temi “sui quali sia l’azionista che il gruppo, hanno mostrato in questi anni una grande sensibilità. Per questo rappresenteremo queste istanze nelle trattative con il potenziale acquirente”. Il governo dunque è ben cosciente del dossier Gedi. La convocazione del sottosegretario dei vertici del gruppo è un primo passo. L’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, tra le più scalmanate, che ha chiesto un’informativa urgente al governo, può rassicurarsi.

 

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di Eugenio Battisti - 12 Dicembre 2025