Tavolo di pace sull'Ucraina
Fidanza: l’Europa parta dalla proposta di garanzia di Meloni, sul modello dell’articolo 5 Nato
In una intervista al quotidiano "La Stampa" il capodelegazione di FdI-Ecr in Europarlamento parla di soluzioni e non entra nel merito dell'inchiesta che riguarda la Mogherini: "da italiano sono dispiaciuto ma resto garantista"
Sul fronte della guerra in Ucraina l’Europa pare presentarsi «debole» al tavolo di pace e con alle spalle «alcune iniziative velleitarie e non sempre chiare dei Volenterosi, che hanno creato più incomprensioni che sviluppi positivi». Tuttavia l’Unione Europea “ha pagato un pegno altissimo, ha il diritto e il dovere di farsi sentire. A partire da quella garanzia, sul modello dell’articolo 5 Nato, proposta da Meloni”, lo dice il capo delegazione di FdI-Ecr in Europarlamento, Carlo Fidanza, in una intervista a La Stampa. Il vicepresidente di Ecr, che prenderà parte all’apertura di Idu Forum 2025 a Washington, a fronte della richiesta di Zelensky di trasferire a Kiev gli asset russi congelati in Ue e usarli per la ricostruzione spiega che “La ricostruzione avrà un costo elevatissimo ed è giusto che chi ha causato la guerra contribuisca. Sul piano tecnico, però, questa ipotesi si scontra da tempo con problemi di non facile soluzione” come ad esempio “la strenua opposizione del Belgio, che comprensibilmente non vuole un effetto stigma sui mercati né rischi in caso di contenzioso. Attendiamo la proposta della Commissione europea”.
Prestito garantito una possibile alternativa
Su quale possa essere una soluzione alternativa, Fidanza non si sbilancia: “L’Ue potrebbe proporre un prestito garantito dagli Stati membri, ma in quel caso per noi c’è una linea rossa” perché “l’operazione non dovrà gravare sul deficit nazionale. Sarebbe inaccettabile, a maggior ragione di fronte agli sforzi che il governo Meloni sta facendo per uscire in anticipo dalla procedura Ue per debito eccessivo”.
Su Mogherini dispiaciuto da italiano ma aspettiamo le carte prima di giudicare
L’esponente di FdI non entra nel merito dell’inchiesta che ha coinvolto nelle scorse ore Federica Mogherini e l’ex ambasciatore Sannino. Si limita a sottolineare che “Da italiano sono dispiaciuto, mi auguro che possano dimostrare la loro estraneità. Verrebbe facile speculare per l’ennesimo caso europeo che coinvolge esponenti della sinistra, in questo caso Mogherini. Tuttavia resto garantista, anche perché la magistratura belga non sempre è stata irreprensibile nella conduzione delle indagini. Meglio leggere le carte prima di giudicare”.