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Fefè De Giorgi, il mister mondiale del volley: “Meloni in gamba, ispira cose positive, Mattarella straordinario”

Sabato ad Atreju

Fefè De Giorgi, il mister mondiale del volley: “Meloni in gamba, ispira cose positive, Mattarella straordinario”

Sport - di Marta Lima - 8 Dicembre 2025 alle 10:59

Sabato sarà alla festa di Atreju, oggi sulla Stampa Ferdinando “Fefè” De Giorgi, il ct degli azzurri del volley campioni del mondo per la quinta volta giusto tre mesi fa, ha rilasciato una lunga intervista nella quale parla anche di politica. L’unico uomo ad aver vinto 5 titoli iridati in carriera (3 da giocatore e due da allenatore) sarà protagonista, sabato 13 dicembre, con accanto Anna Danesi, capitana delle azzurre campionesse di tutto, alla kermesse della destra di Castel Sant’Angelo: “Dopo il Mondiale, la gente trasmette la sua emozione per aver visto le nostre due nazionali vincere e questo fa piacere. Ma è anche un modo per entrare, in modo trasversale, in certi ambienti e far parlare della pallavolo, magari proprio dove del nostro sport non si è mai parlato”.

De Giorgi alla festa di Atreju su invito del partito della Meloni

Perché De Giorgi ha accettato l’invito di Atreju e della Meloni? “La politica che dobbiamo fare è giocando e dando il nostro esempio nel miglior modo possibile, incontrando i ragazzi delle nuove generazioni. Lo sport come la musica ha una qualità che è quella di attrarre creando emozioni, ispirazione, storie. Questa deve essere la nostra politica che non è né di destra né di sinistra, è la politica dello sport”. La politica, il “Mourinho” del volley la frequenta poco ma dice di aver conosciuto Giorgia Meloni.  “È una persona in gamba, una persona veemente che ispira cose positive. E poi le piace la pallavolo, credo abbia anche giocato. Come ruolo, secondo me, può fare la palleggiatrice sia per il senso che ha nel dirigere le varie situazioni che per la struttura fisica. Potrebbe fare questo ruolo sicuramente. Mattarella? Un presidente straordinario ma è anche quello che politicamente è più avanti nello sport, perché lui da continuamente dei messaggi, non solo di attenzione ma anche di cultura sportiva. Quello di invitare non solo i medagliati di Parigi ma anche quelli arrivati quarti è stato un messaggio di cultura sportiva impressionante. Il vero politico dello sport è Mattarella, sicuramente”. Poi il messaggio alla politica: “Credo che il mondo politico stia capendo quale sia l’importanza dello sport, lo testimonia il passaggio che è stato fatto di recente: finalmente è stato messo in Costituzione, riconoscendone il valore. Speriamo che il prossimo passaggio sia il diritto allo sport”.

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