Denunciate 6 persone
Ex consigliere comunale droga e fa violentare la moglie da altri uomini: il caso fotocopia di Pelicot sconvolge l’Inghilterra
E' accusato di avere costretto la moglie a subire atti sessuali per oltre tredici anni insieme ai suoi complici
Una donna sottoposta per anni ad abusi indicibili, drogata e violentata in un sabba di orrori dal marito con la complicità di almeno altri cinque uomini. E’ il contesto della storia shock che ha portato alla sbarra nel Regno Unito, dinanzi a un giudice della Swindon Magistrates’ Court, un ex esponente politico locale conservatore. Il presunto orco di questo racconto si chiama Philip Young, ha 49 anni, ed è stato arrestato e incriminato dalla polizia con l’accusa d’aver infierito (sessualmente e non solo) per 13 anni consecutivi sull’ormai ex consorte, con il coinvolgimento a vario titolo di cinque coimputati.
Chi è il presunto orco
Consigliere comunale fra il 2007 e il 2010, eletto tra le file Tory nell’amministrazione di Covingham and Nythe, presso Swindon, nell’amena e benestante contea residenziale del Wiltshire, in Inghilterra del sud, è stato denunciato dopo la separazione dalla moglie. Il giudice ha ora stabilito che resti in custodia cautelare in carcere. In attesa della prima udienza dibattimentale – fissata per il 23 gennaio di fronte alla Swindon Crown Court – del processo in cui sarà chiamato a rispondere delle pesanti imputazioni che lo riguardano.
I complici
Intanto, a margine, sono state convalidate pure le accuse di complicità nei confronti degli altri 5 uomini coinvolti nell’indagine: i 47enni Norman Macksoni e Dean Hamilton, il 31enne Conner Sanderson Doyle, il 61enne Richard Wilkins e il 37enne Mohammed Hassan. Quattro “britannici bianchi” e uno di ascendenze “asiatiche”, come la Wiltshire Police ha puntualizzato, nel rispetto delle indicazioni governative e di pubblica sicurezza che in casi del genere impongono da qualche mese una maggiore ‘trasparenza’ sull’origine etnica degli accusati (e un minor riserbo investigativo iniziale) per provare ad allontanare i sospetti di coperture a favore delle minoranze sbandierati nel passato recente da stampa e settori della destra politica britannica.
L’inchiesta
Non è comunque questo il caso, trattandosi stavolta di una faccenda che vede al centro della scena misfatti attribuiti in primis a persone di radici isolane ‘purosangue’: incluso un (ex) rappresentate del conservatorismo benpensante. L’inchiesta è frutto di accertamenti “complessi”, ha assicurato in un comunicato il comandante della polizia locale, Geoff Smith, mantenendo per il momento un velo di riservatezza sui dettagli di una vicenda che appare atroce quanto sordida. Vicenda che i media francesi già accostano a quella di Gisèle Pelicot, stuprata per almeno un decennio sotto l’effetto di droghe nella sua casa di Mazan, nel sud della Francia, da dozzine di sconosciuti reclutati su Internet dal marito Dominique