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Disabilità e caregiver: l’impegno del governo Meloni tra nuove tutele e fondi dedicati
L'esecutivo Meloni avvia una nuova fase normativa per il sostegno alla disabilità e ai 7 milioni di italiani che si dedicano all'assistenza e alla cura di persone portatrici di handicap, istituendo un fondo stabile e introducendo un Disegno di Legge specifico per definire e tutelare formalmente la loro figura
*Riceviamo da Imma Vietri, deputato di Fratelli d’Italia, capogruppo in Commissione affari sociali un intervento sui caregiver familiari, che si sofferma su un precedente articolo in cui davamo conto delle parole del sottosegretario Alfredo Mantovano sul tema in occasione della Giornata della disabilità. Sullo stesso argomento interviene, con un pezzo a sua firma sulla nostra testata Ilenia Malavasi, anche lei capogruppo Pd in Commissione affari sociali alla Camera. La consideriamo un’importante occasione di confronto, cui volentieri diamo spazio nella profonda convinzione che il dibattito aperto e fondato sugli argomenti sia sempre un fatto positivo e che il ruolo della stampa sia – anche – quello di favorirlo.
Lo scorso 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha ribadito il forte impegno del Governo sui temi dell’inclusione e del sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione. Dal suo insediamento il governo Meloni sta lavorando a un assetto più strutturato delle politiche per la disabilità, con particolare attenzione al ruolo dei caregiver familiari. In Italia si stima che circa 7 milioni di persone assistano quotidianamente un familiare non autosufficiente, svolgendo una funzione cruciale per il sistema di welfare e spesso colmando gap dei servizi territoriali. Una realtà che per anni non ha avuto un quadro normativo stabile né risorse dedicate.
Disabilità e cargiver, sostegno e inclusione: il governo colma un vuoto normativo
Negli ultimi mesi l’esecutivo ha avviato un percorso che punta a colmare questo vuoto. Tra gli interventi più rilevanti c’è il decreto sul “progetto di vita”, costruito con famiglie e associazioni per garantire servizi personalizzati, continui e più coerenti con le necessità delle persone con disabilità. Accanto a questo, la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, ha promosso un rafforzamento dell’attenzione internazionale sul tema, inserendo l’inclusione sociale nell’agenda del G7.
Il passaggio più atteso riguarda però il riconoscimento dei caregiver familiari. Nel Ddl di Bilancio è stato introdotto l’articolo 53, che istituisce un Fondo per le iniziative legislative a sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare.
L’istituzione di un fondo per le iniziative legislative a favore dei cargiver familiari
Il Fondo prevede 1 milione e 150 mila euro per il 2026 e, soprattutto, 207 milioni di euro ricorrenti dal 2027, risorse destinate a diventare la base finanziaria stabile per gli interventi futuri. Una dotazione che potrà essere integrata da altri capitoli relativi alla disabilità e che rappresenta il primo passaggio concreto verso un riconoscimento formale della figura del caregiver. A questo si aggiunge l’annuncio della ministra Locatelli: a gennaio presenterà in Consiglio dei ministri un disegno di legge ad hoc, avviando così l’iter parlamentare. La proposta conterrà una definizione chiara del caregiver familiare e un sistema di tutele graduato in base al livello di assistenza prestata: prevalente, continuativa o parziale.
Risorse e avvio dell’iter legislativo
È previsto inoltre un contributo economico trimestrale fino a 1.200 euro per le situazioni più fragili, determinato sulla base dell’ISEE, del carico assistenziale e dell’assenza di altre forme di sostegno. Le associazioni seguono con attenzione l’avvio del percorso, evidenziando come l’istituzione del Fondo e l’imminente disegno di legge rappresentino finalmente un riconoscimento formale della vastissima comunità di caregiver italiani. Pur consapevoli che serviranno ulteriori passi per definire criteri chiari, rafforzare le tutele previdenziali e ampliare quelle lavorative, è fondamentale valutare positivamente la scelta di aprire una fase nuova e strutturata.
Un segnale concreto al centro delle politiche sociali del Paese
L’arrivo di risorse dedicate e l’avvio dell’iter legislativo vengono letti come un segnale concreto e storico, che porta per la prima volta questa figura – finora priva di un quadro normativo organico – al centro delle politiche sociali del Paese. Da sempre l’obiettivo di Fratelli d’Italia è avviare un percorso graduale ma strutturato che valorizzi i caregiver come parte essenziale del sistema di welfare. Le nuove misure segnano l’inizio di una fase più matura nelle politiche per la disabilità, in cui la cura familiare non è più considerata solo un impegno privato, ma una componente riconosciuta e sostenuta della coesione sociale del Paese.
*Imma Vietri
Deputato di Fratelli d’Italia
Capogruppo Commissione Affari Sociali