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Crosetto: “Siamo nella fase più critica dalla seconda guerra mondiale. La nostra sfida è prevenire i conflitti”

Auguri ai soldati all'estero

Crosetto: “Siamo nella fase più critica dalla seconda guerra mondiale. La nostra sfida è prevenire i conflitti”

Politica - di Redazione - 19 Dicembre 2025 alle 17:25

“Viviamo una fase storica segnata da una instabilità che non ha precedenti, la situazione peggiore della seconda guerra mondiale. Ad oggi ci sono 59 conflitti attivi nel mondo, 78 Stati coinvolti in guerre al di fuori dei propri confini, 17 paesi che hanno subito nel 2024 più di mille morti”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’augurare Buon Natale ai militari impiegati nelle missioni all’estero, collegati con il Covi. Realismo ma anche prospettiva. “In questo quadro noi viviamo nel nostro paese alcune guerre che raccontiamo, quelle in Medio Oriente, quelle in Ucraina, nel mondo che non ha mai visto una situazione di questo tipo dopo la seconda guerra mondiale. La rapidità con cui il mondo si evolve, fa sì che siamo chiamati a costruire uno strumento militare capace di operare efficacemente in un dominio che cambia ogni giorno. In un contesto che cambia ogni settimana, con delle condizioni che cambiano troppo velocemente. E la nostra sfida – sottolinea Crosetto – non è difendersi, è prevenire le crisi. Perché una volta che le crisi sono scoppiate, è sempre più difficile fermarle, e una volta che si sono fermate è sempre più difficile intervenire per sanare quelle ferite”.

Crosetto: viviamo nella fase più critica dalla seconda guerra mondiale

Il ministro ha quindi ribadito le priorità in agenda e la necessaria capacità di adattamento agli eventi. “Dobbiamo attrezzare la nostra Difesa italiana per vivere in questo scenario. Noi dobbiamo chiedere ai nostri militari di cambiare ogni mese, ogni settimana la mentalità, perché ogni mese e ogni settimana cambia il quadro di riferimento. Abbiamo visto come una nave civile con 650 passeggeri a bordo, attraverso un attacco hacker, può trasformarsi in uno strumento potenzialmente distruttivo. Pensate se quella nave.  Al posto di portare passeggeri, portava a gas o petrolio. Una volta che qualcuno ne prende il comando da remoto – dice Crosetto – può guidarla dove vuole. Viviamo in un mondo di questo tipo. Dove le tecnologie crescono ogni giorno, dove la minaccia cresce di pari grado. Ci viene chiesto, come Difesa, come forze armate, di evolvere, di cambiare, di inseguire un cambiamento. E purtroppo lo dobbiamo fare coi tempi della burocrazia, che ci rendono in momenti così più lenti. Perché noi seguiamo regole democratiche e burocratiche e quindi abbiamo dei processi in tutto”.

Tutto cambia ma gli essere umani sono sempre gli stessi

“Tutto questo bisogno di cambiamento, però poggia su qualcosa che non cambia, che sono gli esseri umani. L persone che hanno deciso di servire in armi e in divisa il loro paese. Che hanno giurato di difendere il loro paese, che hanno giurato di mettere il loro paese e la democrazia al di sopra di tutto, come priorità. Che svolgono il loro lavoro lontano da casa. Con la semplicità su cui si basano i valori e la forza delle nostre forze armate. Noi siamo qua oggi per ringraziarli – ha concluso Crosetto – per augurare loro un Natale anche se a distanza, e lo facciamo al signor presidente con la forza che lei ci dà con la sua presenza”.

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di Redazione - 19 Dicembre 2025