Natale sotto minaccia
Cristiani perseguitati nel mondo: in India l’allarme dei vescovi. In Nigeria liberati 130 studenti
Sono 400 milioni i cristiani vittime di persecuzioni nel mondo. Un numero concentrato nei Paesi islamici e africani
La Conferenza dei vescovi Cattolici dell’India (Cbci) ha condannato l'”allarmante” crescita degli attacchi ai cristiani in vari stati del paese nelle ultime settimane. In un comunicato reso noto oggi, i vescovi affermano che “vari incidenti, che hanno avuto come target gruppi di fedeli riuniti per cori natalizi o che pregavano nelle chiese, hanno messo a rischio il diritto a vivere e professare la propria religione senza timore”. Mentre in Nigeria sono stati finalmente liberati gli studenti rapiti in una scuola cattolica.
Il video incriminato
I vescovi si dichiarano “particolarmente colpiti” da un video, che ha avuto ampia circolazione sui social indiani: filmato nel Madhya Pradesh, mostra una disabile soggetta a molestie da parte di Anju Bhargava, vice presidente locale del Bjp, il partito del premier, durante una funzione religiosa. Altrettanto disturbanti per i vescovi sono gli appelli in rete per una serrata di protesta che si dovrebbe tenere domani contro i cristiani che vivono nello stato del Chhattisgarh. L’organismo dei vescovi si appella agli stati locali e al ministro dell’Interno Amit Shah affinché assicuri immediatamente l’applicazione delle leggi e protegga le comunità cristiane, consentendo di celebrare il Natale “in un clima di sicurezza e armonia”.
La buona notizia dalla Nigeria
Sono stati liberati 130 bambini e insegnanti sequestrati in uno dei più grandi rapimenti di massa nella storia del paese in Nigeria. Alcuni dei bambini sono apparsi malnutriti o sotto shock quando sono hanno partecipato a una cerimonia organizzata dal governo. La polizia ha dichiarato che sono stati liberati domenica, un mese dopo che uomini armati avevano fatto irruzione nella loro scuola cattolica nella comunità di Papiri, nello stato del Niger, con un attacco prima dell’alba. Le autorità hanno affermato che erano in corso piani per riunire i bambini alle loro famiglie prima di Natale.
La maggior parte delle persone rapite nell’attacco aveva un’età compresa tra i 10 e i 17 anni, ha dichiarato la scuola. Uno dei ragazzi rilasciati in precedenza ha dichiarato all’Associated Press che uomini armati hanno minacciato di sparargli durante l’attacco. Il Maggiore Generale Adamu Garba Laka, coordinatore nazionale del Centro nigeriano per l’antiterrorismo, ha dichiarato all’evento di lunedì che la Nigeria collaborerà con i leader della comunità per migliorare la sicurezza nelle aree ad alto rischio.