Sondaggio clamoroso
Clamoroso sondaggio: troppi immigrati, basta ingressi. L’80% degli europei teme l’invasione dei clandestini
La paura e il disagio hanno già prodotto un primo risultato negativo: un allarme perfino eccessivo rispetto alla portata del fenomeno dell’immigrazione, con la percezione di un’invasione che va oltre i numeri reali. Gli europei sovrastimano l’immigrazione irregolare e chiedono meno arrivi. È quanto emerge da un sondaggio YouGov condotto in sette Paesi europei – Regno Unito, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Spagna e Polonia – secondo cui ampie fasce dell’opinione pubblica credono erroneamente che i migranti irregolari siano più numerosi di quelli regolari. Nei sei Paesi dell’Europa occidentale, tra il 44% e il 60% degli intervistati ritiene che nel proprio Paese vivano “molti” o “un po’ più” migranti irregolari rispetto a quelli in regola, nonostante le stime ufficiali indichino il contrario. A guidare questa percezione sono gli italiani, seguiti da francesi e spagnoli. In Francia, ad esempio, uno studio del 2023 ha rilevato che solo il 21% degli immigrati è stato almeno una volta senza documenti. In Polonia, unico Paese dell’Europa centrale incluso nel sondaggio, le opinioni risultano più divise: il 36% pensa che gli irregolari siano più dei regolari, contro il 28% che sostiene l’opposto.
Immigrati, l’altolà degli europei ai governi
Il sondaggio registra anche una forte opposizione a qualsiasi aumento dei flussi migratori. Tra il 49% degli intervistati in Polonia e il 60% in Germania si dice favorevole a una “forte riduzione” degli arrivi, pur mantenendo una quota di ingressi consentiti. Circa la metà degli intervistati in tutti i Paesi (tra il 46% e il 53%) sostiene addirittura un blocco totale dei nuovi ingressi, accompagnato dalla partenza di “un gran numero” di migranti arrivati di recente. Inoltre, tra il 64% e l’82% degli intervistati si oppone a un aumento significativo dell’immigrazione e, fatta eccezione per Polonia e Danimarca, anche l’ipotesi di mantenere gli attuali livelli raccoglie più contrari che favorevoli.
Quanto alle espulsioni, il consenso è particolarmente elevato per i migranti che “hanno infranto le regole”, per chi sarebbe arrivato “per ottenere benefici” (78-91%), per i richiedenti asilo irregolari (73-85%) e per chi lavora senza un visto valido in occupazioni non qualificate (66-85%). Molto più limitata, invece, l’ostilità verso categorie di migranti regolari: solo il 15-24% di chi sostiene le deportazioni di massa vorrebbe l’allontanamento di medici con un visto di lavoro, una quota che corrisponde all’8-12% dell’opinione pubblica complessiva.