Il ceo di Tether
Chi è Paolo Ardoino, l’uomo da un miliardo di dollari offerti alla Juventus e rifiutati dagli Elkann
Ha offerto un miliardo di dollari per comprare la Juventus, un’offerta che “non si può rifiutare”, ma che gli Elkann hanno invece rifiutato. Si chiama Paolo Ardoino, secondo azionista della Juventus alle spalle di Exor, è l’amministratore delegato di Tether, società tra le più grandi emittenti di criptovalute ed e è entrato nella classifica degli uomini più ricchi del mondo solo nel 2024: Forbes lo ha inserito al 26esimo posto tra gli italiani e al numero 809 al mondo con un patrimonio di 3,9 miliardi di dollari. La sua società, Tether, che ha coniato più di 100 miliardi di token, ha raggiunto un utile netto di 13,7 miliardi di dollari nel 2024.
Il curriculum di Paolo Ardoino è davvero singolare. Ha 40 anni, p originario di un piccolo paese dell’entroterra savonese, Cisano Sul Neva, e attualmente vive in Svizzera. Da ottobre 2023 è amministratore delegato di Tether, la piattaforma di stablecoin da centiniaia miliardi di capitalizzazione creata 10 anni fa da Giancarlo Devasini, altro mago dei bitcoin, dalle origini altrettanto eccentriche: è un ex chirurgo plastico trasformatosi in guru dei bitcoin.
Al Corriere della Sera, Paolo Ardoino ha raccontato di venire da una famiglia di origine contadina e di avere iniziato da precario: «Guadagnavo 800 euro al mese. Ricercatore informatico a contratto e sottopagato come tanti altri. E c’era pure da pregare per ogni rinnovo di assegno di ricerca. Dopo 2 anni ho deciso di mollare tutto. Ho scelto Londra per fare startup e provare a innovare un sistema finanziario che è molto antiquato, ancora appiccicato con spago e chewing-gum, quanto a processi e tecnologia. La mia fortuna è stata incontrare Giancarlo Devasini, un genio che ha cambiato la vita di milioni di persone».
Paolo Ardoino e il patrimonio da 80 tonnellate d’oro
Perché l’offerta di Tether non ha impressionato gli Elkann? Meno di un mese fa Standard & Poor’s ha portato la Stablecoin Stability Assessment su Tether, al livello 5, la più bassa della scala. Una valutazione che riguarda le possibilità di Tether di mantenere l’ancoraggio con il dollaro.
Un giudizio che è stato accolto con molta contrarietà da Paolo Ardoino. Sul proprio profilo ufficiale di X il ceo di Tether ha commentato con un lungo post che inizia con «Indossiamo il vostro disgusto con orgoglio», a esprimere tutto il suo disappunto.
Tra le curiosità che appassionano gli analisi il fatto che la società di criptovalute con sede in El Salvador ha dichiarato di possedere attualmente quasi 80 tonnellate d’oro. La stragrande maggioranza di questo oro, scrive Bloomberg, è di proprietà diretta di Tether, il che rende la società uno dei maggiori detentori d’oro al mondo al di fuori di banche e Stati sovrani.
«Abbiamo il nostro caveau. Credo sia il caveau più sicuro al mondo», ha dichiarato l’amministratore delegato Paolo Ardoino in un’intervista. La struttura si trova in Svizzera, anche se la società ha rifiutato di rivelarne l’ubicazione per motivi di sicurezza o di specificare quando sia stata istituita.
Secondo l’ultimo report pubblicato a marzo, i metalli preziosi costituiscono quasi il 5% delle riserve della società. Numeri che, però, non hanno impressionato gli eredi Agnelli. La Juventus non è in vendita.