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Brasile, passa alla Camera un ddl per ridurre la pena di Bolsonaro: i legali chiedono gli arresti domiciliari per motivi di salute

Parola al Senato

Brasile, passa alla Camera un ddl per ridurre la pena di Bolsonaro: i legali chiedono gli arresti domiciliari per motivi di salute

Esteri - di Gabriele Caramelli - 10 Dicembre 2025 alle 16:27

In Brasile, la Camera bassa del Congresso ha approvato un disegno di legge a favore della riduzione della pena carceraria per l’ex presidente Jair Bolsonaro. Adesso il testo passa al Senato che, se dovesse pronunciarsi favorevolmente, diminuirebbe la sua pena detentiva a circa due anni e 4 mesi. L’ex leader di destra sta attualmente scontando una condanna di 27 anni per cospirazione volta a impedire l’insediamento del Presidente Luiz Inacio Lula da Silva, a seguito delle elezioni del 2022.  Il nuovo provvedimento punta a diminuire essenzialmente le pene per una serie di reati, inclusi quelli relativi ai tentativi di colpo di stato.

Approvata una legge per ridurre la pena di Bolsonaro a due anni: ora il ddl passa in Senato

I sostenitori di Bolsonaro all’interno del Congresso hanno approfondito diverse strategie per mitigare la sua condanna. Già martedì, i tentativi di procedere alla votazione del disegno di legge hanno generato disordini nella Camera dei Deputati, culminando nell’allontanamento forzato di un deputato da parte delle forze di polizia. Inoltre, la normativa concederebbe inoltre la libertà condizionale a circa 100 sostenitori di Bolsonaro, incarcerati in seguito all’assalto agli edifici governativi di Brasilia verificatosi l’8 gennaio 2023. Quanto alla riformulazione delle sentenze, spetterà all’autorità giudiziaria decidere.

Il team legale dell’ex presidente chiede lo sconto della pena a casa per ragioni di salute

Intanto, il team legale di Bolsonaro ha presentato istanza alla Corte Suprema per ottenere il rilascio del proprio assistito, per sottoporlo a un intervento chirurgico e motivando la richiesta con il deterioramento delle sue condizioni di salute. Gli avvocati hanno invocato la possibilità per l’assistito di scontare la pena domiciliare per ragioni umanitarie. L’ex presidente brasiliano soffre di patologie addominali pregresse, a seguito a un accoltellamento subito nel 2018 che ha richiesto diversi interventi chirurgici.

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di Gabriele Caramelli - 10 Dicembre 2025