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Boldrini chiede di non accostare più il suo nome ad Hannoun. Centrodestra all’attacco: “Le sue foto alla Camera non valgono?”

La difesa dell'esponente dem

Boldrini chiede di non accostare più il suo nome ad Hannoun. Centrodestra all’attacco: “Le sue foto alla Camera non valgono?”

Politica - di Carlo Marini - 28 Dicembre 2025 alle 20:26

Sta rimbalzando da alcune ore su molte pagine social la foto che immortala Laura Boldrini accanto a Mohammad Hannoun, arrestato per finanziamenti ai terroristi di Hamas. Una foto diventata virale che ha provocato la reazione indignata della parlamentare del Partito democratico.

“Ora basta! Finora – dichiara Boldrini nella sua nota – non ho voluto commentare gli arresti di alcune persone sospettate di avere finanziato Hamas dall’Italia raccogliendo fondi destinati, invece, a sostenere la popolazione palestinese perché non ho alcun rapporto né con gli arrestati né con le organizzazioni che rappresentano, dunque non ho nulla da dire. Ma dato che, su alcuni mezzi di informazione e post di parlamentari di destra, si continua ad accostare il mio nome al più noto degli arrestati in modi subdoli, allusivi e falsi, è il momento di fare chiarezza. Ho incontrato il signor Mohammad Hannoun una sola volta e per pochi minuti”.

La lunga autodifesa di Laura Boldrini sui suoi contatti con Hannoun

Per la deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, la foto non comprova un particolare legame con l’ingegnere palestinese arrestato per i fondi ad Hamas. “Il 12 maggio 2022 Hannoun – continua Boldrini – si trovava a Roma per una manifestazione in memoria della giornalista televisiva palestinese-americana Shireen Abu Akleh, uccisa a Jenin mentre faceva il suo lavoro, durante un raid dell’esercito israeliano. Ha chiesto in quell’occasione di incontrare me e altri parlamentari. L’incontro si è svolto in forma privata, nel mio ufficio, ed è durato pochi minuti in cui Hannoun, che non conoscevo, mi ha parlato dei rischi che i giornalisti corrono lavorando in Palestina. Ho risposto che avevo già previsto un intervento in aula sul caso di Shireen Abu Akleh che ho effettivamente tenuto qualche giorno dopo. Hannoun, a conclusione del colloquio, mi ha chiesto una foto, quella che tutti conoscono, che ha pubblicato sui suoi social”.

“Da quel momento -assicura Boldrini -non c’è mai più stato alcun contatto con il signor Hannoun né di persona, né telefonicamente, né via mail, né in incontri pubblici. Nessuno. I politici incontrano centinaia di persone e molte di loro chiedono di scattare delle foto, spesso al termine di iniziative pubbliche, di incontri e anche per strada, al volo. Questo non significa che con quelle persone si hanno rapporti o le si “coccolano”, come scrivono oggi alcune testate di destra. Chiarito questo, spero definitivamente, aggiungo che chiunque continui con questa campagna diffamatoria nei miei confronti ne risponderà nelle sedi opportune”. “Un’ultima considerazione. Sulle responsabilità degli arrestati -rimarca- farà luce la magistratura in cui ho piena fiducia. Ed è giusto che si indaghi, quando ci sono sospetti fondati. Quella che, invece, va condannata con forza è la becera strumentalizzazione che la destra sta facendo di questa vicenda tentando di far passare per fiancheggiatore dei terroristi di Hamas chiunque, in questi anni, si sia speso per i diritti del popolo palestinese. Se pensano, in questo modo, di zittire le tante voci che si sono alzate nelle piazze, nei dibattiti, in Parlamento e anche su alcuni media, si sbagliano di grosso. Continueremo a batterci per il rispetto del diritto internazionale, per l’autodeterminazione del popolo palestinese e per la pace in Medio Oriente”.

“Da Boldrini due pesi e due misure”

La replica del centrodestra non si fa attendere:  “Laura Boldrini fa come sempre la vittima – commenta il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa – Oggi piange perché le ‘amicizie’ con personaggi del calibro di Hannoun, stanno mettendo in imbarazzo lei e i suoi alleati. Fino a ieri, invece, le andava bene diffamare gli avversari politici sulla base di foto casuali. Due pesi e due misure potremmo dire, se non fosse che, davanti a fatti concreti e incontri organizzati all’interno delle istituzioni, Boldrini e compagni non possono negare l’evidenza”.

“Spietata nel criticare gli avversari politici – incalza il deputato della Lega Gianpiero Zinzi – e addirittura a strumentalizzare selfie casuali, ora si lamenta perché le vengono rinfacciate le pessime frequentazioni con Hannoun. È il solito doppiopesismo della sinistra, che per l’ennesima volta dimostra di sbagliare amici e alleati”.

Donzelli: “Boldrini si faceva fotografare alla Camera con Hannoun”

Su Boldrini è intervenuto in aula alla Camera anche Giovanni Donzelli. “Chiedo una informativa al ministro degli Esteri, Antonio Tajani”, ha detto il deputato di Fratelli d’Italia. “Capisco il nervosismo dell’opposizione visto che Hannoun andava a spasso per l’Europa con la parlamentare Ascari. E’ emerso un flusso di denaro importante che dall’Italia è uscito in modo irregolare e questo potrebbe avere complicato i rapporti internazionali dell’Italia, come chi – come la deputata Boldrini – si faceva fotografare nei locali di questa Camera assieme ad Hannoun. La superficialità delle opposizioni potrebbe impattare sull’immagine internazionale dell’Italia. Il Governo è complice di pace, non di genocidio. Questo rischia di complicare a livello internazionale il lavoro eccezionale fatto dal governo Meloni per portare la pace” in Medio Oriente, aggiunge Donzelli. Le parole dell’esponente di FdI hanno provocato forti proteste da parte delle opposizioni.

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di Carlo Marini - 28 Dicembre 2025