La lettera
Automotive con le gomme a terra, Meloni e altri 5 leader Ue sollecitano Ursula: “Aprire a ibride e bio-fuel”
Mantenere le auto ibride anche dopo il 2035, ammettere a pieno titolo i biocarburanti. Più in generale, finirla “una volta per tutto con il dogmatismo ideologico” alla base del Green Deal che “ha messo in ginocchio interi settori produttivi”. Giorgia Meloni, proprio mentre la Commissione sta ultimando la revisione delle norme sullo stop alle auto a emissioni Co2, passa al contrattacco. Lo fa con una lettera indirizzata ai vertici Ue e firmata da altri 5 leader: il polacco Donald Tusk, l’ungherese Viktor Orban, lo slovacco Robert Fico, il ceco Petr Fiala, il bulgaro Rossen Jeliazkov.
Una lunga lettera, nella quale si chiede un cambio di rotta definitivo sulla transizione, a cominciare dal settore automotive, per cui è necessario “rispettare pienamente il principio di neutralità tecnologica”. L’appello arriva in un momento cruciale per il futuro dell’auto europea e mentre a Bruxelles si lavora giorno e notte per finalizzare la revisione del regolamento che dal 2035 imporrà lo stop alla vendita di motori a combustione interna, come diesel e benzina. Le sei capitali insistono per confermare, anche dopo la tagliola del 2035, un ruolo per i “veicoli elettrici ibridi plug-in e della tecnologia delle celle a combustibile” e di riconoscere i “veicoli elettrici con range extender e il ruolo dei carburanti a zero, a basse emissioni di carbonio e rinnovabili nella decarbonizzazione dei trasporti”.
Nella missiva, datata 4 dicembre, anche la richiesta a “classificare i biocarburanti” – cari all’Italia – “come ‘carburanti a emissioni zero’, e dunque a darne pieno riconoscimento nel percorso di transizione. Se un futuro sul mercato per gli ibridi plug-in e per “i biocarburanti avanzati” sembra ormai assicurato, nel processo di consultazioni frenetiche che vede in prima linea la presidente Ursula von der Leyen resta ancora aperta la partita per la tecnologia range extender su cui insistono le sei capitali.
Fidanza: lettera indirizzata in un momento cruciale per l’automotive Ue
“La lettera inviata alla presidente von der Leyen da Giorgia Meloni e da altri cinque leader di governo giunge in un momento cruciale per l’industria automobilistica europea e per le scelte che la riguarderanno”, sottolinea il capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.
“In attesa della imminente presentazione da parte della Commissione Ue del ‘pacchetto automotive’ – prosegue Fidanza – è fondamentale ribadire che l’unico modo per consentire al settore di sopravvivere e rilanciarsi è abbandonare una volta per tutte le rigidità ideologiche del Green Deal e abbracciare con convinzione la neutralità tecnologica”.
“Questo – sottolinea il capodelegazione di FdI-Ecr – vale sia per la revisione del regolamento Co2 e il superamento del bando del motore endotermico dal 2035, sia per il regolamento sulle ‘flotte verdi aziendali’. Biocarburanti, e-fuels, motori ibridi e tutto cio’ che potrà emergere dall’innovazione nei carburanti alternativi sono l’unica strada per non desertificare l’Europa sotto la scure dell’elettrificazione forzata. Non c’è più tempo da perdere: la Commissione recepisca il contributo costruttivo della lettera e dia seguito agli impegni assunti in sede di negoziato sulla Legge Clima, superando una volta per tutte – conclude Fidanza – il dogmatismo elettrico filo-cinese e creando le condizioni per un’industria europea di nuovo fiorente e innovativa”.