Nuove ispezioni dal ministero
Albanese, giallo in un liceo emiliano. Chi l’ha invitata a fare il comizio? Il preside: non ne sapevo niente
Si ingrossa di ora in ora l’ennesimo caso Albanese, perché tra polemiche, gaffe e passi falsi la lista è lunga. L’ultimo fuor d’opera riguarda i comizi pro Pal (filo Hamas) e gli attacchi frontali al governo andati in scena in molte scuole italiane dove l’osservatrice dell’Onu per i territori è stata invitata. Episodi sul quale il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intenzionato a fare luce. Le ispezioni annunciate da viale Trastevere si allargano. Dopo Pontedera i riflettori si spostano su altri due istituti. A San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna e in provincia di Reggio Emilia, a Castelnovo Monti. Ne nasce per fino un giallo. Nel più classico dello scaricabarile non è chiaro da chi sia partito l’invito alla pasionaria filo Hamas per partecipare all’incontro con la scuola Enrico Mattei a San Lazzaro di Savena.
Albanese nei licei, il giallo dell’invito a San Lazzero di Savena
Come ricostruisce il Resto del Carlino sembra che l’invito sia partito autonomamente una docente di italiano di una classe quinta. La prof non avrebbe preavvisato né il Consiglio di istituto né il dirigente scolastico. Giallo nel giallo: non si sa se agli studenti (presumibilmente tutti maggiorenni) sia stata data la possibilità di scegliere se partecipare o meno al seminario virtuale. Probabilmente no, visto che la prof avrebbe optato per la suspense. Le cose sarebbero andate così. Finita la prima ora regolare di lezione, la docente li avrebbe informati che si sarebbero collegati con Francesca Albanese. “Sono in attesa della relazione didattica da me personalmente richiesta alla docente che ha preso l’iniziativa”, così il preside Fiorini intervistato dal Resto del Carlino che si definisce ignaro di tutto. “Relazione che ho richiesto nel rispetto della libertà didattica, ma anche del pluralismo necessario per un apprendimento consapevole. Non eravamo a conoscenza dell’iniziativa presa dalla docente, né io come organo monocratico né il Consiglio di istituto come organo collegiale”.
Iniziativa autonoma di una prof. La preside: non ne sapevo nulla
Anche i genitori, che hanno scritto al dirigente scolastico. Chiedono lumi e protestano per non essere stati avvisati di quanto previsto durante l’orario curricolare. E come è andato il monologo a senso unico della non proprio imparziale osservatrice dell’Onu? Un genitore, probabilmente informato dal figlio, racconta che nella prima fase del collegamento ha presentato il suo libro ‘Quando il mondo dorme’. Poi ha “sedotto” i ragazzi raccontando che ora vive all’estero e che tutti i suoi conti sono stati bloccati per una serie di indagini sul suo conto. Eroina e vittima. Poi avrebbe parlato del suo passato, della sua conoscenza della Palestina, di Gaza. E di “quanto sta accadendo”. Ed è qui che probabilmente Albanese si è scatenata. Forse facendo il copia e incolla con i comizi fatti in altri licei. A Pontedera si era esibita nel consueto attacco al governo, accusato di complicità con il genocidio a Gaza, invitando gli studenti a occupare l’istituto per protesta. Il direttore generale dell’Ufficio scolastico dell’Emilia Romagna, Bruno Di Palma, non si è sbilanciato. “Come sempre in questi casi, faremo gli approfondimenti necessari nelle scuole segnalate. Nelle scuole ci sono delle regole, la vicenda è delicata e prima di esprimersi bisogna approfondire il caso”.