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Vergogna Superbonus senza fine: un’altra truffa da 9 milioni. E Conte ha la faccia tosta di parlare di “manovrina”

Il macigno ereditato

Vergogna Superbonus senza fine: un’altra truffa da 9 milioni. E Conte ha la faccia tosta di parlare di “manovrina”

Politica - di Gabriele Alberti - 11 Novembre 2025 alle 13:20

Ci eravamo lasciati una settimana fa con una voragine da Superbonus da 28 milioni di euro. Ci ritroviamo sette giorni dopo a commentare un’altra truffa,. Stavolta da nove miliardi. Un pozzo senza fondo che pesa come un macigno sulle casse dello stato. La Guardia di Finanza ha scoperto la truffa nell’Imolese, denunciate sei persone. I cantieri erano fermi, o attivi solo in parte, ma nel frattempo la truffa era in corso: una truffa milionaria nell’ambito dei bonus edilizi che ha coinvolto 9 condomini, 8 a Imola e uno a Castel San Pietro. A far emergere tutto sono stati i militari della Guardia di finanza di Bologna. Hanno scoperto come una società incaricata di svolgere lavori di messa in sicurezza sismica o di riqualificazione energetica agevolati dalle norme, con il cosiddetto Superbonus 110%, per un totale di 21 milioni di euro, grazie alla compiacenza di alcuni professionisti ha fittiziamente eseguito i lavori: creando falsi crediti fiscali per circa 9 milioni di euro.

Scoperta l’ennesima frode da Superbonus da 9 miliardi

L’indagine, coordinata dal pm Augusto Borghini e poi dalla collega Manuela Cavallo, è nata, ha spiegato il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, Giovanni Parascandolo, da una serie di controlli della compagnia di Imola per contrastare il lavoro ‘nero’, alla fine dello scorso anno. E ha portato al sequestro preventivo di 9 milioni di euro tra crediti non ancora utilizzati in compensazione; quote sociali, conti correnti e 46 appartamenti tra Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Campania. Fa rabbia la faccia tosta di Giuseppe Conte che persevera nel definire la legge di Bilancio una “manovrina” per delegittimarla. Vale la pena di ricordargli “che avremmo potuto fare una manovrona se non avessimo 40 miliardi di euro di crediti del geniale superbonus di Conte”. Sono state le parole che appena 24 ore fa  la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dedicato al prode Conte in un passaggio del suo intervento a un evento del centrodestra a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Puglia Luigi Lobuono.

Superbonus, sei persone denunciate

Tornando alla cronaca, in tutto sono sei le persone denunciate, con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Tra questi ci sarebbero due professionisti anche per false informazioni in asseverazioni del tecnico abilitato. Tra i denunciati ci sarebbero due responsabili della società appaltatrice, con sede legale in Lombardia; due geometri e altri tecnici terzi che però hanno fatto parte della truffa. Dopo il primo controllo nei cantieri sono state effettuate diverse ispezioni e rilevamenti per constatare l’effettiva realizzazione degli interventi. Sono stati riscontrati lavori mai realizzati o realizzati in epoca successiva al rilascio delle autorizzazioni necessarie per beneficiare dello sconto in fattura: evitando così l’applicazione di aliquote meno favorevoli rispetto al Superbonus 110%.

La patetica crociata di Conte sulla “manovrina”. Faccia autocritica

I militari hanno scoperto così la falsità dei documenti, avvalorata dalla presenza di firme apocrife. Hanno così ricostruito il flusso finanziario e creditizio messo in piedi: sarebbe emerso infatti che la società appaltatrice, dopo aver generato e formalmente ricevuto dai condomini i crediti derivanti da lavori, ha provveduto a monetizzarli.  Cedendoli a sua volta a terzi. Nei 9 condomini dell’imolese, vittime della truffa, vivono circa 180 persone. Il leader M5S Giuseppe Conte fa finta di nulla. Ma gli italiani sappiano che quando accusa la legge di Bilancio di essere un “manovrina”, ha poco da attaccare il governo. La misura del Superbonus, a cui vanno aggiunti gli svariati miliardi di truffe riscontrate, è tutto opera sua.

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di Gabriele Alberti - 11 Novembre 2025