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Verso le regionali

Veneto, l’ultimo sondaggio (ad oggi): plebiscito per il centrodestra, 36 punti di vantaggio per Stefani

Alberto Stefani è dato al 63%. Per Elly Schlein e il campo largo si profila una sconfitta di proporzioni gigantesche

Politica - di Renato Sandri - 6 Novembre 2025 alle 13:06

Non c’è partita in Veneto. L’ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli toglie ogni ulteriore dubbio: 36 punti di vantaggio per Alberto Stefani, il candidato del centrodestra, nei confronti di Giovanni Manildo, sostenuto da Pd e Cinquestelle. Un plebiscito per le regionali che si terranno il 23 e 24 novembre prossimi.

Il sondaggio

Il sondaggio di Pagnoncelli per il Corriere della Sera lascia spazio a pochi dubbi: Stefani è dato al 62,8%. Per Manildo, a lungo considerato non vera alternativa ma outsider se non addirittura uomo-cannone, si registra un misero 26,9 per cento. Pagnoncelli registra anche le previsioni per gli altri candidati governatori. Riccardo Szumski di Resistere Veneto è dato al 5,7%, comunque dignitoso, davanti alla sorpresa Marco Rizzo di Democrazia sovrana e popolare, che si ferma a un 2,7% e a Fabio Bui di Popolari per il Veneto, all‘1,9 per cento.

Si premia il buongoverno

Il sondaggio effettuato dal Corriere della Sera non è una sorpresa. Il Veneto è reduce da decenni di buongoverno da parte del centrodestra. Il presidente uscente, Luca Zaia, capolista della Lega in tutte le circoscrizioni, è sempre risultato il governatore più amato in tutte le rilevazioni effettuate. Sul territorio è emersa anche la classe dirigente di Fratelli d’Italia, che ha fatto registrare grandi consensi sia alle politiche del 2022, che alle elezioni europee. Per il centrosinistra, insomma, si profila l’ennesima sconfitta pesante.

L’ennesima sconfitta per Schlein

Perdere il Veneto per il centrosinistra ci può stare. Ma perderlo con queste proporzioni significherebbe una sconfitta pesante per Elly Schlein e per tutto il campo largo. 36 punti di scarto non sarebbero una vittoria per il centrodestra: ma un vero e proprio trionfo. E per la segretaria nazionale del Partito democratico significherebbe l’epitaffio politico. Al netto della casuale vittoria in Sardegna non è riuscita a conquistare nessuna, nuova Regione. E le percentuali del nord sono veramente insignificanti.

 

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