Venti di ottimismo
Ucraina, Meloni ai leader europei: “Trump disponibile a modifiche al piano di pace Usa”
C’è stato un rinnovato ottimismo intorno al piano di pace per l’Ucraina. La riunione dei leader dell’Unione Europea sull’Ucraina, tenutasi a margine del vertice Ue-Ua in Angola, è stata l’occasione per i leader europei di fare il punto sul dossier ucraino a seguito della riunione tenutasi domenica a Ginevra. Tra le altre cose, spiegano fonti di Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha evidenziato “l’apertura del Presidente Trump a un confronto con i partner sulla proposta del piano di pace in 28 punti presentato dall’amministrazione americana”. Il presidente Usa è disponibile a modificare il piano presentato dall’amministrazione americana per risolvere la crisi ucraina, ha riferito, secondo quanto si apprende, Giorgia Meloni. La premier ha inoltre ribadito l’impegno dell’Italia “per costruire un percorso concreto verso una pace giusta in Ucraina”. Dopo tre anni di guerra la presidente del Consiglio, che non ha mai mancato di sostenere l’Ucraina, è protagonista e parte integrante dei dialoghi diplomatici.
Ucraina, Meloni: Trump aperto al confronto sul piano di pace
Il premier britannico Keir Starmer ha ribadito che l’obiettivo dei negoziati sull’Ucraina dev’essere “una pace giusta e duratura”, sottolineando che “entrambe le parole sono importanti”. In visita a una scuola primaria di Peterborough, Starmer ha spiegato che i colloqui di Ginevra “stanno avanzando” e che tutti i partner sono focalizzati sul risultato finale: “La pace dev’essere giusta – e le questioni che riguardano l’Ucraina devono essere decise dall’Ucraina – ma deve anche essere duratura, deve reggere nel tempo”.
Pace in Ucraina, nessuna contrapposizione Usa-Ue
“Gli sviluppi dei vertici per la risoluzione del conflitto in Ucraina evidenziano che non c’è una contrapposizione tra due piani di pace, statunitense ed europeo, ma c’è soltanto un lavoro di modifica e integrazione del piano proposto dagli Usa”. Così l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, evidenzia come la riunione dei leader europei segua la direzione auspicata da Giorgia Meloni. “Le trattative diplomatiche sul piano di pace degli Usa rappresenta la base di partenza per negoziati più ampi, con il coinvolgimento della Ue e della stesa Ucraina. Un atteggiamento senza irrigidimenti pregiudiziali che si avvale dell’apertura negoziale confermata dal presidente Trump. L’auspicio è che si giunga presto al buon esito finale delle trattative di pace, con l’Italia pronta a svolgere un ruolo concreto e attivo”.
Anche il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo statunitense Donald Trump. Lo ha riferito oggi l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua. I due capi di Stato hanno discusso, tra gli altri temi, della «crisi Ucraina». Xi Jinping ha sottolineato che la Cina «sostiene tutti gli sforzi profusi per la pace» e auspica che tutte le parti continuino a ridurre le divergenze e a raggiungere quanto prima «un accordo di pace equo, duraturo e vincolante per risolvere la crisi alla radice».
C’è un clima di rinnovato ottimismo. E sono state anche le parole del presidente russo Vladimir Putin ad aprire uno spiraglio alle speranze. In una conversazione telefonica con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – ha riferito l’ufficio stampa del Cremlino- Putin ha osservato che le proposte statunitensi potrebbero, in linea di principio, costituire la base per un accordo di pace definitivo in Ucraina. “Recep Tayyip Erdogan ha espresso la sua intenzione di fornire tutta l’assistenza possibile al processo negoziale e la sua disponibilità a continuare a fornire la piattaforma di Istanbul per tali scopi”, è scritto nella dichiarazione del Cremlino. E’ chiaro – tutti concordano- che nessun piano di pace potrà essere posto in essere se Kiev non sarà d’accordo. Zelensky su X ha specificato infatti che “i confini non possono essere cambiati con la forza”; ed “è importante sostenere il processo negoziale”. Ha aggiunto di essere “grato per ogni consiglio e ogni informazione che riceviamo dai leader europei”.
“Il leader del Cremlino Vladimir ”Putin deve essere costretto a sedersi al tavolo delle trattative”. Lo ha dichiarato il primo ministro svedese Ulf Kristersson dopo aver discusso con i leader della Ue il piano di pace elaborato dagli Stati Uniti per l’Ucraina. “E’ nell’interesse della Svezia che l’aggressione della Russia contro i paesi vicini non dia mai i suoi frutti. Altrimenti, ciò che accade oggi in Ucraina potrebbe avere ripercussioni su uno di noi nella Ue domani”.
Intanto, ha fatto sapere l’Economist, l’Amministrazione statunitense starebbe pensando di posticipare di una settimana la scadenza precedentemente fissata per il 27 novembre per l’accordo di un piano di pace.