Atreju li fa impazzire
Schlein scappa di nuovo e rifiuta il palco a tre con Conte. Non regge alla sfida di Meloni
Alla fine è scappata un’altra volta e perde la partita a scacchi con Giuseppe Conte. Elly Schlein si sottrae al confronto ad Atreju, per la terza volta consecutiva non ci sarà. Ma per questa edizione della festa nazionale di Fratelli d’Italia il no della segretaria arriva dopo sofferenze e arrovellamenti e si concludono con una figura non proprio epica. Prima cerca di dettare le condizioni della sua partecipazione, un confronto diretto con la premier Meloni, poi quando la premier propone un dibattito a tre anche con Giuseppe Conte non tiene.
Schlein scappa dal confronto a tre con Meloni e Conte
“Mi spiace che Giorgia Meloni abbia rifiutato di fare confronto con me, forse oggi faccio più paura dopo le regionali? Vuole fare il confronto di coalizione? Portasse anche Matteo Salvini. E se vuole portare anche Tajani noi portiamo anche Fratoianni e Bonelli. È ridicolo”. Quello della segretaria dem è un no stizzito, maldestramente nascosto da una ulteriore polemica. Meloni aveva sfidato entrami i leader dell’opposizione spiazzando la segretaria dem. “Atreju è sempre stata una casa aperta al dialogo, anche con chi la pensa diversamente. Sono quindi pronta a confrontarmi con l’opposizione”, scrive sui social la premier. Che aggiunge una postilla indigeribile per il Nazareno. “Ritengo che al confronto debba partecipare anche Giuseppe Conte. Per due ragioni: la prima è che Giuseppe Conte, a differenza di Elly Schlein, anche negli anni passati è venuto ad Atreju senza imporre alcun vincolo. Lo ha fatto anche da presidente del Consiglio. La seconda è che non spetta a me stabilire chi debba essere il leader dell’opposizione, quando il campo avverso non ne ha ancora scelto uno. Da parte mia, quindi, sono disponibile a un confronto unico con entrambi”. Gioco, partita, incontro.
Conte accetta: per me il confronto va sempre bene
Il leader grillino accetta. “Per me va sempre bene confrontarsi e dirsi le cose come stanno. Anche in ‘trasferta’, davanti a un pubblico che ho rispettato anche quando ero presidente del Consiglio e Fratelli d’Italia non era forza di maggioranza. Non mi sottraggo certo oggi. Ci sono!”. Conte, che ha già varcato la soglia del villaggio di Atreju, gioca decisamente meglio la sua partita. Di fronte all’ipotesi di un palco a tre, invece, Schlein decide di dare forfait. Alla fine salterà tutto, il leader 5Stelle sarà alla festa ma non si confronterà con la premier.
Donzelli: dispiace, quando avranno deciso chi è il capo dell’opposizione lo inviteremo
“Il Campo largo fa le primarie anche per partecipare alla nostra festa di Atreju”, è la battuta che circola dalle parti di Fratelli d’Italia. Giovanni Donzelli punzecchia. “Dispiace che Elly Schlein abbia anche quest’anno alla fine declinato l’invito ad Atreju. Come sempre la nostra festa è aperta a chiunque a prescindere da idee politiche e posizionamento culturale. Il confronto per noi è il sale dell’impegno politico e tutti gli ospiti sono ben accolti e graditi”. Il responsabile organizzazione di Fdi, gran regista della kermesse dal titolo “Sei diventata forte” che si aprirà a Castel Sant’Angelo il 6 dicembre, sottolinea che Meloni “con disponibilità” aveva anche accettato di cambiare l’impianto storico della festa per fare un confronto con Schlein e Conte. “Se questo non è possibile andiamo avanti con gli ospiti che parteciperanno senza porre condizioni e che ringraziamo per questo. Quando l’opposizione avrà un leader unico e riconosciuto da tutti saremo felici di accogliere ad Atreju un confronto diretto tra Giorgia Meloni e il leader individuato”.