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Quello che la Schlein non dice: riapre il circolo ex Pci di Berlinguer ma tace sulla “strage” di sedi nel resto d’Italia

La sinistra in bolletta

Quello che la Schlein non dice: riapre il circolo ex Pci di Berlinguer ma tace sulla “strage” di sedi nel resto d’Italia

Politica - di Luca Maurelli - 13 Novembre 2025 alle 14:20

Una bella notizia, ma solo per quelli di Roma nord. “Riacquistiamo il circolo di Ponte Milvio, che è stata la sezione storica di Enrico Berlinguer, grazie all’impegno di tanti militanti, di tante iscritte e iscritti. Ringrazio davvero il Partito Democratico di Roma che ha lavorato tanto per raggiungere questo risultato e anche il nostro segretario regionale. Siamo molto felici di poter fare insieme questo gesto che dimostra radicamento, identità e rilancia il nostro impegno più in avanti”, ha detto con entusiasmo la segretaria del Pd Elly Schlein che ieri sera ha partecipato alla cena di raccolta fondi per l’acquisto del sezione di Ponte Milvio, dove era tesserato il segretario del Pci, Enrico Berlinguer. “E’ un partito che sta bene – prosegue – è un partito che – lo possiamo ormai dire ufficialmente e ringrazio anche il nostro tesoriere – raggiunge anche quest’anno un nuovo record sulla raccolta del 2×1000: abbiamo raccolto più di 10 milioni e mezzo, dopo il record dell’anno scorso”. Quello che Elly non dice, però, è che negli ultimi anni c’è stata una vera e propria strage di circoli Pd, ex Pci, in tutta Italia, anche sotto la sua gestione: nel caso della Schlein, la scure s’è abbattuta su decine di circoli soprattutto a Bologna.

I circoli ex Pci che la Schlein non potrà mai riaprire

Con calcoli forse approssimati per difetto, si stima che dal 2016 al 2022 il Pd abbia chiuso più di mille circoli in tutta Italia, con un trend costante di riduzione delle sedi a causa delle difficoltà economiche e del calo della partecipazione.​ Attualmente, il numero totale di sezioni Pd in Italia è stimato intorno a 5.000, in costante diminuzione rispetto al passato.​ A Bologna, città simbolo della tradizione comunista, il Pd ha dovuto chiudere 33 circoli su 95, ovvero circa il 40% delle sedi, per far fronte a un debito di circa 4 milioni di euro accumulato soprattutto per affitti non pagati.​ L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti ha reso difficile la gestione delle sedi, costringendo molti circoli a chiudere o a essere venduti.​ Il calo degli iscritti e la difficoltà di reperire risorse hanno aggravato la crisi economica delle sezioni locali.​ A livello nazionale in Italia, sotto la segreteria di Elly Schlein, si stima la chiusura di oltre 40 circoli Pd di origine ex PCI solo nella città di Bologna, coinvolta da un piano di riduzione obbligata per pagare 4 milioni di euro di debiti e sostenere i costi di affitti e gestione del patrimonio immobiliare storico del partito.​ Il Pd ha tuttavia anche investito risorse proprie recentemente (oltre 2 milioni di euro in due anni) per sostenere e riaprire sedi sul territorio, segnalando un tentativo di riequilibrare la situazione e investire in partecipazione politica e formazione.​ Si parte da Ponte Milvio e da Berlinguer, ma forse ci si fermerà lì…

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di Luca Maurelli - 13 Novembre 2025