Via libera a
Pnrr, semaforo verde dalla Ue alla sesta revisione. Soddisfazione Meloni: confermate solidità e credibilità del governo
Il Consiglio Europeo approva la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, attestando validità della pianificazione programmatica e pragmatismo del lavoro dell'esecutivo nel proseguire sulla strada delle riforme e degli investimenti strategici. Foti: il sistema Italia sempre più innovativo e competitivo
Con l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Europeo della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) italiano, il governo guidato da Giorgia Meloni incassa un risultato strategico che ne rafforza la credibilità in casa e a livello comunitario, confermando l’impegno dell’Italia a rispettare le scadenze per tutti gli obiettivi. La revisione, definita dal ministro Tommaso Foti come più «coerente con le esigenze della nazione», introduce allora interventi mirati per sostenere imprese, agricoltura, connettività e infrastrutture idriche, e si concentra sull’efficacia operativa e la competitività del sistema-Italia.
Pnrr, Meloni: «L’approvazione definitiva della revisione dal Consiglio europeo conferma il lavoro credibile del governo»
«L’approvazione definitiva da parte del Consiglio europeo della revisione del Pnrr italiano conferma ancora una volta il lavoro solido e credibile del governo nell’attuazione del Piano. La revisione mantiene invariata la dotazione finanziaria di 194,4 miliardi di euro, sottolineando l’impegno a proseguire con concretezza le riforme e gli investimenti strategici. Questo risultato rafforza la posizione dell’Italia in Europa e dimostra come l’Italia sappia tradurre le ambizioni in risultati concreti, garantendo il pieno utilizzo delle risorse europee a beneficio dei cittadini e dell’economia».
Una gestione solida e concreta
Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo l’approvazione definitiva della revisione del Pnrr italiano, predisposta in linea con gli indirizzi della Commissione contenuti nella Comunicazione del 4 giugno 2025 “NextGenEU: the road to 2026”, che invita gli Stati membri ad aggiornare i propri Piani in vista della scadenza del 31 agosto 2026 per il conseguimento di tutti gli obiettivi e traguardi previsti.
Ora l’attenzione si sposta sul via libera atteso dalla Commissione Europea per l’ottava rata
«Nei prossimi giorni – ha proseguito il Presidente Meloni – ci aspettiamo dalla Commissione europea il via libera al pagamento dell’ottava rata, pari a 12,8 miliardi di euro, che porterà a oltre 153 miliardi le risorse complessivamente ricevute dall’Italia. Contiamo, inoltre, di presentare entro fine anno la richiesta di pagamento della nona e penultima rata del Piano».
Foti: «La revisione ci consegna un Pnrr più coerente con le esigenze della nazione»
E ancora. «La revisione ci consegna un Pnrr più coerente con le esigenze della nazione e focalizzato sulla competitività del sistema-Italia, rafforzando l’efficacia operativa degli interventi e il loro allineamento con gli obiettivi europei», ha aggiunto il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, sottolineando che con «il primato dell’Italia nell’attuazione del Piano, è stato avviato un processo di rinnovamento e semplificazione amministrativa con ricadute strutturali sulle politiche pubbliche e sugli investimenti per la crescita della nazione, a partire dal Mezzogiorno».
Non solo. «La revisione – ha spiegato Foti – interessa 13,5 miliardi di euro di misure e introduce interventi a sostegno di imprese, agricoltura e filiera agroalimentare, connettività digitale, infrastrutture idriche ed economia circolare, rafforzando il sostegno alle politiche attive per lo sviluppo e l’occupazione». Pertanto, prosegue il ministro, «il Pnrr si conferma motore della crescita italiana e fattore di innovazione che, grazie alla revisione del Piano, continuerà a produrre effetti positivi anche oltre il 2026 attraverso l’istituzione di nuovi strumenti finanziari, in coerenza con le indicazioni della Commissione europea».
Tra le principali novità figurano i nuovi strumenti finanziari pensati per ampliare l’impatto degli investimenti e sostenere ulteriormente la crescita, potenziando interventi a favore del tessuto produttivo, delle infrastrutture e del diritto allo studio. La revisione introduce, inoltre, una nuova riforma che, tramite una pianificazione triennale, garantirà maggiore prevedibilità e stabilità ai finanziamenti della ricerca universitaria. Infine, la revisione include anche il finanziamento del comparto nazionale di InvestEu per sostenere gli investimenti strategici delle imprese, e il potenziamento del materiale rotabile per il trasporto pubblico locale.
Pnrr, Milani (FdI): «Grazie al governo disco verde dalla Ue alla sesta revisione»
Allora, a conclusione di delucidazioni e aggiornamenti, tra gli altri, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani, segretario della commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, commentando lavoro e risultati, ha messo nero su bianco: «Grazie al lavoro del governo Meloni e del ministro Foti, frutto di concrete interlocuzioni con la Commissione, dal Consiglio europeo arriva il disco verde alla sesta revisione del Pnrr dell’Italia che conferma l’impegno del governo a proseguire nel solco delle riforme e degli investimenti necessari alla crescita e alla competitività della Nazione nella sfida della doppia transizione».
Chiosando poi in calce: «Siamo alle battute finali della lunga marcia del Pnrr in vista della scadenza del 31 agosto 2026 per il conseguimento di tutti gli obiettivi e traguardi previsti dal NextGenEU, e l’Italia “credibile” di Giorgia Meloni si appresta a conseguire il traguardo con grande responsabilità e serietà».