Toccato il fondo
Persino Gratteri cade nel tranello. Legge da Floris una falsa intervista a Falcone contro la separazione delle carriere (video)
Se persino una magistrato come Nicola Gratteri cade nel tranello delle fake news su Giovanni Falcone e la separazione delle carriere la questione è grave. Se persino uno dei massimi sponsor del no alla Riforma della giustizia si fa confondere da una fake news abbiamo la prova provata della propalazione vertiginosa di fake news per contrastare la Riforma della Giustizia. Il Procuratore capo di Napoli è ospite a diMartedì da Floris per sostenere la teoria che la separazione delle carriere in magistratura non è una buona scelta. E legge talune dichiarazioni che il dal pm palermitano ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 a Capaci avrebbe pronunciato.
Gratteri legge dal telefonino parole che Falcone non ha mai pronunciato
Il magistrato prende il telefonino e legge dichiarazioni di cui però non c’è traccia: “Una separazione delle carriere può andar bene se resta garantita l’autonomia e l’indipendenza del pubblico ministero. Ma temo che si voglia attraverso questa separazione subordinare la magistratura inquirente all’Esecutivo: questo è inaccettabile”. Ebbene quell’intervista è falsa, non è mai stata realizzata. Falcone era notoriamente a favore della separazione delle carriere.
Falsa intervista a Falcone. Se persino Gratteri si fa confondere dalle fake news
Le parole attribuite al defunto capo della Procura Antimafia non risultano su nessuna carta, in nessuna intervista. “Altra ragione per votare SÌ al referendum: i sostenitori del NO ricorrono al falso, per di più a danno di un eroe morto”, scrive su X il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, commentando le polemiche sulla presunta intervista di Giovanni Falcone letta in tv dal procuratore di Napoli.
Caiazza (Comitato per il sì): “Falsare Falcone è toccare il fondo”
Severissimo il commento del presidente del Comitato ‘Si’ Separa’, Gian Domenico Caiazza: “Leggere interviste false di un magistrato con la storia di Falcone significa toccare il fondo dello scontro politico”. Presentando alla Camera le ragione di “un Si’ convinto” al referendum confermativo di primavera sulla separazione delle carriere, afferma. “La prima sfida del Comitato sarà quella di portare avanti un’ ‘operazione verità” e “ribaltare il fiume di menzogne e le manipolazioni vergognose del contenuto testuale e tecnico della riforma che viene utilizzato dal fronte del No per indurre i cittadini a quell’esito referendario: abbiamo il dovere – avverte Caiazza – di informare i cittadini e non ingannarli, né suggestionarli facendo pesare il nostro prestigio”.
Nicola Gratteri, procuratore di Napoli e frontman del No al referendum, legge una falsa intervista di Giovanni Falcone contro la separazione delle carriere: uno di quei meme che girano su Facebook e Whatsapp, talvolta sul Fatto. Se pure da pm verifica così le prove siamo fottuti. pic.twitter.com/tLjryyoEkx
— Luciano Capone (@lucianocapone) November 11, 2025
Strategia della menzogna contro il Sì alla riforma
E’ stato in quest’occasione riproposto l’audio originale, recuperato dagli archivi di Radio Radicale, di un intervento di Giovanni Falcone. Era a un convegno di Mondo Operaio del 1988 e non lascia spazio a dubbi su come la pensasse. E su come fosse per lui “impensabile mantenere unite le carriere di Pm e giudici”. Ed è stato anche ritrasmesso l’intervento su La7 del procuratore di Napoli Nicola Gratteri contro cui si scaglia Caiazza. “Invitiamo Gratteri alla Fondazione Einaudi. Scelga lui chi dovranno essere i giornalisti che dovranno fare le domande”, conclude Caiazza: “Basta con i monologhi e basta con le menzogne. E’ ora d’informare per davvero i cittadini”.
Cosa disse Falcone
Giovanni Falcone rilasciò un’intervista al quotidiano La Repubblica in cui disse: “Chi, come me, richiede che (giudici e pm) siano due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera viene bollato come nemico dell’indipendenza del magistrato; un nostalgico della discrezionalità dell’azione penale, desideroso di porre il pm sotto il controllo dell’esecutivo”. Una distorsione che sta scatenando polemiche a suon di fake news. Sì, si sta toccando il fondo.