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Persecuzione dei cristiani in Nigeria, Trump pronto ad intervenire con un’azione militare contro i terroristi islamici

Il piano degli Usa

Persecuzione dei cristiani in Nigeria, Trump pronto ad intervenire con un’azione militare contro i terroristi islamici

Esteri - di Gabriele Caramelli - 3 Novembre 2025 alle 15:44

“Il cristianesimo sta affrontando una minaccia esistenziale in Nigeria”, ha scritto Donald Trump sui social nei giorni scorsi, denunciando l’eccidio dei fedeli perpetrato dai rivoltosi jihadisti. Al momento, gli Usa hanno inserito il Paese africano nella lista di quelli considerati “particolarmente preoccupanti” in materia di libertà religiosa. Joe Biden l’aveva ritirata dalla lista nel 2021 dopo la fine del primo mandato di The Donald. “Quando i cristiani, o qualsiasi altro gruppo, vengono massacrati come nel caso della Nigeria – ha sottolineato il presidente americano -. Gli Stati Uniti non possono restare a guardare mentre si verificano tali atrocità” anche in altri Paesi.

Poi ha avvertito che “se il governo nigeriano continuerà a consentire l’uccisione di cristiani, gli Usa interromperanno immediatamente tutti gli aiuti e l’assistenza”. Ma non solo, perché l’inquilino della Casa Bianca ha affermato che l’esercito americano potrebbe entrare in Nigeria “sparando a raffica per spazzare via completamente i terroristi islamici che stanno commettendo queste orribili atrocità”.

Trump pronto ad intervenire in Nigeria per salvare i cristiani dai jihadisti

Nel frattempo, Trump ha chiesto al Dipartimento della Guerra di prepararsi “per una possibile azione” sul campo. Oltre ai moniti, c’è quindi la possibilità che gli Usa intervengano veramente per aiutare i cristiani perseguitati dai fondamentalisti islamici. Dopo le parole dure del presidente americano, l’omologo nigeriano sembra essere pronto ad un confronto.

“Il presidente Trump ha aiutato molto la Nigeria consentendo la vendita di armi a quel paese e il presidente Tinubu è stato in grado di sfruttare questa opportunità nella lotta contro il terrorismo, il che ci ha permesso di ottenere risultati considerevoli”, ha spiegato su X Daniel Bwala, consigliere per le comunicazioni del presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu, che sembra essersi accorto della gravità di questa situazione. Poi ha aggiunto: “Per quanto riguarda la questione se i terroristi in Nigeria prendano di mira solo i cristiani o, in realtà, tutte le fedi e i non credenti, la questione sarà discussa e risolta dai due leader quando si incontreranno nei prossimi giorni, alla State house o alla Casa Bianca”.

La persecuzione dei cristiani in Nigeria per mano di Boko Haram e di altri terroristi

In base a un rapporto di un’organizzazione no-profit nigeriana citato dal Wall Street Journal nel 2021, Boko Haram e altri gruppi sono responsabili per la morte di 43.000 cristiani tra il 2009 e il 2021, con 17.500 attacchi registrati contro le chiese. “La lotta al terrorismo è motivo di interesse per il mondo intero – ha spiegato il consigliere del presidente nigeriano -. Non ci aspettiamo un intervento militare in Nigeria ma crediamo che i due presidenti possano arrivare a un’intesa comune”. Ma il tempo corre e Trump non sembra essere molto paziente, alla luce dei fedeli massacrati, dei preti rapiti e delle chiese distrutte dai jihadisti.

A giugno 2025, ha fatto scalpore la strage che ha coinvolto dieci cristiani nei terreni di una parrocchia a Yelewata. I soccorritori avevano raccontato di aver rinvenuto i corpi carbonizzati e irriconoscibili di donne, uomini e bambini. Secondo Vatican news, alcuni uomini armati avevano dato fuoco alle abitazioni durante la notte e le vittime non sono riuscite a fuggire in tempo.

 

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di Gabriele Caramelli - 3 Novembre 2025