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Patrimoniale, Ciriani: non saremo il governo che aumenta le tasse. E chi guadagna 50mila euro lordi non è ricco: è ceto medio-basso

Intervistato da La Repubblica

Patrimoniale, Ciriani: non saremo il governo che aumenta le tasse. E chi guadagna 50mila euro lordi non è ricco: è ceto medio-basso

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento torna sulle proposte dell'opposizione dei giorni scorsi e risponde anche alle critiche sulla manovra. E sulle riforme dice "c'è il tempo per approvare il premierato in questa legislatura"

Politica - di Redazione - 10 Novembre 2025 alle 12:29

“Da quando ha vinto Mamdani a sinistra non si parla d’altro che di come tassare i patrimoni. Facciamo come negli Usa, sostengono. Per noi questa ipotesi non esiste, è controproducente. Non saremo il governo che aumenta le tasse. L’Italia non è gli Stati Uniti, né New York. Se poi Schlein e Conte hanno idee migliori per reperire altre risorse, ce lo dicono. Finora, di idee brillanti non ne ho viste. Fantasie solitarie”. Lo dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, intervistato dal quotidiano “La Repubblica” e rispondendo alla domanda su un tema tornato d’attualità dopo alcune dichiarazioni rilasciate da diversi esponenti dell’opposizione. Tra questi anche la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein che nei giorni scorsi, dal palco di un evento pubblico, si era detta favorevole a una tassazione a livello europeo sui grandi patrimoni.

Ceto medio non è ceto ricco. Tagliare l’Irpef per loro

A domanda specifica su Bankitalia e Istat, che sostengo che la manovra economica del governo aiuterebbe i ricchi, il ministro è intervenuto con decisione: «Il ceto medio non è il ceto ricco. Chi guadagna 40 o 50 mila euro lordi non è ricco: è ceto medio-basso. L’idea è tagliare l’Irpef per loro. Noi siamo per una politica dei conti in ordine, quella che garantisce stabilità, ci ha consentito di abbassare lo spread e migliorare il rating”.

Premierato: tempi per approvarlo in questa legislatura

Sul tema delle riforme invece, Ciriani ha spiegato: “Penso che ci sia tempo per approvare il premierato in questa legislatura. Se però non ci riuscissimo, allora approveremo una legge elettorale che fa propri i principi del premierato, dunque stabilità con il premio di maggioranza a una coalizione con un leader riconosciuto. Una riforma elettorale che permette di votare come se il premierato già ci fosse”.

Regionali e la spallata al governo non c’è stata

Una battuta, infine, anche sulle elezioni regionali: “La sinistra doveva vincere nelle Marche, grazie anche alla mobilitazione su Gaza, ma ha perso. Doveva essere la spallata al governo, non lo è stata. La Campania sembra contendibile. Per loro, nella migliore delle ipotesi sarà un pareggio”. La Lombardia è già di Fdi? “Si vota tra tre anni, ma diciamo che dopo il Veneto lo considero abbastanza scontato. Abbiamo il diritto di chiederlo, diciamo”.

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di Redazione - 10 Novembre 2025