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Morta la soldatessa ferita nell’attentato a Washington: Trump: stop all’immigrazione da tutti i paesi del Terzo Mondo

Il sospettato non collabora

Morta la soldatessa ferita nell’attentato a Washington: Trump: stop all’immigrazione da tutti i paesi del Terzo Mondo

Esteri - di Gabriele Caramelli - 28 Novembre 2025 alle 09:36

Donald Trump ha annunciato la morte di Sarah Beckstrom, la soldatessa che mercoledì era rimasta ferita nella sparatoria di Washington. L’altro soldato, invece, si trova in condizioni critiche. E così continua ad aggravarsi anche la posizione del 29enne afghano Ramanullah Lakanwal, arrestato per l’attentato. Inoltre, continua la polemica sulla legge migratoria dopo le parole di Trump, che se l’è presa con il suo predecessore Joe Biden per i piani di integrazione. Al momento, l’inquilino della Casa bianca ha deciso di bloccare le nuove richieste di accoglienza e la revisione di quelle accolte.

Ma non finisce qui, perché l’obiettivo di The Donald è quello di “sospendere definitivamente l’immigrazione proveniente da tutti i Paesi del Terzo Mondo” per “consentire al sistema statunitense di riprendersi completamente”. “Solo la migrazione inversa può porre rimedio a questa situazione – ha concluso in un post su Truth social -. A parte questo buon Ringraziamento a tutti, ad eccezione di coloro che odiano, rubano, uccidono e distruggono tutto ciò che l’America rappresenta: non resterete qui a lungo”.

Sarah Beckerstrom, chi era la soldatessa uccisa nell’attentato di Washington: le parole di Trump

La giovane soldatessa rimasta uccisa nell’attentato a Washington aveva 20 anni e aveva preso servizio il giorno prima, alla vigilia del “Giorno del ringraziamento”. A ufficializzare la sua scomparsa davanti alle telecamere dei giornalisti è stato il presidente, definendo l’aggressore come “un mostro”. Poi ha elogiato l’impegno della vittima: “Sarah Beckstrom, una persona giovane, splendida e molto rispettata che ha iniziato il suo servizio nel giugno del 2023”. “Non è più con noi. Ci sta guardando dall’alto in questo momento – ha proseguito Trump -. È stata selvaggiamente aggredita, ora è morta. L’altro giovane sta lottando per la sua vita. È in pessime condizioni”. Nel frattempo, proseguono le indagini sul presunto assassino, che rifiuta di collaborare. Nonostante ciò gli inquirenti hanno dedotto che, come riporta Today, la sua sia stata una “sfida all’ordine precostituito”.

Prosegue la stretta migratoria negli Usa

Continua la stretta dell’amministrazione Trump sull’immigrazione illegale. Da poco tempo, l’esercito americano ha diffuso le immagini dei Marines che rafforzano la barriera al confine tra Stati Uniti e Messico nei pressi di San Ysidro in California, utilizzando travi di metallo e filo spinato. Nel primo giorno di mandato, il presidente aveva affermato che l’immigrazione illegale fosse un’emergenza nazionale, incaricando l’esercito degli Stati Uniti di aiutare le forze di sicurezza di frontiera, divulgando un ampio divieto di asilo e adottando alcune misure per limitare la cittadinanza ai bambini nati sul suolo americano.

Il 20 gennaio, attraverso un ordine esecutivo, il tycon aveva incaricato il Pentagono di mandare tutte le truppe necessarie per prendere “il completo controllo operativo del confine meridionale degli Stati Uniti”. In conclusione, The Donald sembra essere sempre più determinato a combattere i clandestini: “Quando si tratta di asilo, quando vengono fatti arrivare in aereo è molto difficile rimandarli indietro per quanto tu possa volerlo. Ma ora li faremo uscire tutti“.

 

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di Gabriele Caramelli - 28 Novembre 2025