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Mollicone: i dati di Federculture dimostrano il successo delle politiche del centrodestra

Comparto solido

Mollicone: i dati di Federculture dimostrano il successo delle politiche del centrodestra

Politica - di Redazione - 13 Novembre 2025 alle 15:38

”La nuova appendice del rapporto annuale di Federculture è per me occasione di poter plaudire al supporto che l’associazione porta a noi che scriviamo le leggi e adottiamo i provvedimenti”.  Così il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone al Mic, per la presentazione del 21esimo Rapporto Annuale Federculture con Appendice 2025. ”Se qualcuno diceva che bisogna ‘conoscere per deliberare’, allora siamo di fronte a un ottimo lavoro di aiuto per il legislatore. L’analisi di oggi dipinge un comparto sempre più solido, strutturato e in crescita. La fruizione culturale degli italiani cresce in tutti gli ambiti: più spettatori a teatro e concerti, come dimostrano anche i dati pubblicati dalla Siae”, sottolinea l’esponente di FdI. I numeri parlano chiaro: più visitatori in musei e siti archeologici, in cui è stato registrato il numero record di 60,8 milioni di visitatori, per un valore di introiti lordi di 382 milioni di euro.

Mollicone: Federculture conferma il buon lavoro del governo

”Questi risultati certificano il buon lavoro che si sta compiendo per incentivare i consumi culturali degli italiani”, prosegue  Mollicone ammettendo che il percorso per una piena valorizzazione del patrimonio è ancora lungo. ”È in fase di approvazione finale la storica riforma “Italia in Scena” – continua – con l’istituzione dell’Anagrafe digitale dei luoghi e degli istituti della cultura. Finalmente lo Stato si dota di uno strumento moderno e trasparente, Una piattaforma aperta e interoperabile, che permetterà una pianificazione più efficiente e una partecipazione reale dei soggetti privati. È una rivoluzione amministrativa, ma anche culturale. Innovare significa conoscere, e conoscere significa governare meglio. Il comma 2 identifica il compito dell’anagrafe, che è quello di censire le informazioni relative alle forme di gestione e alla conformità dei livelli di qualità della valorizzazione del patrimonio culturale”.

Lo Stato si dota di uno strumento moderno e trasparente

”Tale censimento informativo è finalizzato, da una parte, a raccogliere e a rendere accessibili i dati raccolti. E dall’altra a monitorare la gestione, anche allo scopo di valutare l’adozione di forme alternative di essa.

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