CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Migranti, l’Ue sta con l’Italia, Foti: “Riconosciuti i risultati del governo Meloni”. Kelany: “Cala il numero delle vittime, ecco i dati”

Sì ai fondi di solidarietà

Migranti, l’Ue sta con l’Italia, Foti: “Riconosciuti i risultati del governo Meloni”. Kelany: “Cala il numero delle vittime, ecco i dati”

Politica - di Redazione - 12 Novembre 2025 alle 19:40

Migranti, la Commissione europea ha confermato che l’Italia potrà accedere al fondo di solidarietà dell’Unione Europea nel 2026, destinato a sostenere gli Stati membri sottoposti a pressioni migratorie. La decisione si inserisce nell’ambito delle norme previste dal nuovo Patto europeo sulle migrazioni e l’asilo.

Migranti: fondo di solidarietà e meccanismo di solidarietà

Secondo la Commissione, la proposta relativa al meccanismo di solidarietà, che include le quote di ricollocamento dei migranti tra gli Stati membri, non è ancora pubblica. La palla passa ora al Consiglio dell’Unione Europea, che dovrà adottare formalmente la proposta e definire le dimensioni del fondo e le modalità di contribuzione di ciascun Paese in base alla quota equa. “Il rapporto sull’Asilo e la Migrazione pubblicato dalla Commissione europea riconosce finalmente quanto il Governo Meloni ha sostenuto sin dall’inizio: l’Italia è sempre stata in prima linea nella gestione dei flussi migratori e ha diritto a un sostegno concreto da parte dell’Unione europea”. Così Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei.

L’Italia potrà accedere al fondo di solidarietà della Ue

“Il meccanismo di solidarietà, che comporta l’assegnazione di fondi o l’assistenza tecnica-materiale da parte dei singoli Stati Ue, rappresenta un atto doveroso e atteso: dopo anni in cui l’Italia è stata lasciata sola ad affrontare l’emergenza migratoria. Bruxelles riconosce i risultati positivi ottenuti dal Governo Meloni: il calo significativo degli sbarchi e la stabilità nei rapporti con i Paesi del Nord Africa, grazie alla firma di accordi efficaci e innovativi come quello con la Tunisia e il Piano Mattei. Un riconoscimento che conferma il lavoro, la serietà e la visione del Governo Meloni, capace di trasformare la gestione dei flussi migratori in una questione europea e non più solo italiana, riportando il tema al centro delle priorità politiche”, conclude il ministro.

Kelany: i dati dell’Oim

I risultati positivi ottenuti con dal governo Meloni si arricchiscono di un altro dato messo in luce da Sara Kelany: con il governo Meloni è calato il numero delle vittime in mare. “Oggi l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha reso noto che nel 2025, alla data attuale, sono stati circa 1000 i morti e dispersi nel Mediterraneo centrale – illustra Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile dipartimento Immigrazione. “Si tratta di un dato molto triste, ma non si può negare che derivi principalmente dalla spregiudicatezza delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani. E che, per il proprio profitto, gestiscono traversate pericolosissime che mettono a rischio la vita di uomini, donne e bambini”.

“Il calo degli arrivi irregolari ha determinato un calo dei morti in mare”

“Tuttavia, è confortante osservare che con il calo degli arrivi irregolari nel 2024 e nel 2025, il numero delle vittime è inferiore di oltre mille unità  rispetto a quello del 2023; quando a perdere la vita nel Mediterraneo centrale – con 157mila arrivi – furono 2.526 persone. Il dato dei morti e dispersi stimato dall’OIM per il 2025 è addirittura inferiore a quello dello stesso periodo del 2024- aggiunge Kelany- . Negli ultimi 10 anni il picco di morti nel Mediterraneo centrale si è registrato nel 2014, 2015 e 2016, in corrispondenza con picchi di arrivi irregolari di 170mila-180mila migranti. In particolare, nel 2014 si contarono ben 3.126 vittime. Il che conferma che contrastare i trafficanti e bloccare le partenze irregolari è  il modo più efficace per evitare le tragedie. Per questo Fratelli d’Italia continuerà ad impegnarsi per stroncare il business degli scafisti senza scrupoli. E a ribadire con forza che la gestione delle politiche migratorie deve essere prerogativa dei governi e non delle organizzazioni criminali”.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Redazione - 12 Novembre 2025