CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Meloni infiamma il Veneto: “Andate a votare e lasciate all’opposizione la sinistra e le sue ricette comuniste”

Il comizio finale

Meloni infiamma il Veneto: “Andate a votare e lasciate all’opposizione la sinistra e le sue ricette comuniste”

Politica - di Robert Perdicchi - 18 Novembre 2025 alle 20:41

Saluta il suo ministro veneto, Carlo Nordio, che sta portando in porto la più difficile delle riforme, sfotte i tardo-comunisti che propongono ricette antiquate e pericolose, senza “ballare”, come a Napoli, ma sorridendone però con la platea, esalta il ruolo internazionale dell’Italia e snocciola i numeri di un’economia viva e pulsante, anche in quel nord est d’Italia che all’industria ha votato il proprio destino. Giorgia Meloni ha infiammato Padova con il comizio dei fatti che vincono sulle parole, soprattutto dove il centrodestra ha dimostrato di saper governare bene anche a livello locale. “Grazie Padova, grazie Veneto, per questo straordinario entusiasmo e per questa bella accoglienza che ci aiutano a raccogliere le energie necessarie a governare questa nazione come merita di essere governata e con i quali dimostrate di volere ancora continuare a camminare insieme a noi, per portare questa bella, operosa terra, ancora più in alto nei prossimi anni. Grazie per voler garantire al Veneto altri anni di buon governo, di risposte efficaci, di lavoro in questo passaggio di testimone da Luca Zaia ad Alberto Stefani”.

Meloni tira la volata a Stefani per il Veneto

Entusiasmo a mille, a Padova, per il comizio di chiusura della campagna elettorale per le Regionali, a sostegni del candidato Alberto Stefani, che la Meloni, dal palco, saluta come il nuovo che avanza al posto di ciò che era andato già benissimo, il regno di Zaia, a sua volta pronto a lanciargli la volata. All’arrivo sul palco della presidente del Consiglio ha infervorato il pubblico del Teatro Geox di Padova: urla e cori hanno accolto una premier entusiasta. Numerose le bandiere sventolate con quelle di Fratelli d’Italia che hanno sommerso i vessilli della Lega e di Forza Italia.

Meloni punge ancora la Cgil. “Siamo intervenuti di nuovo sui redditi più bassi portando al 5% la tassazione sugli gli aumenti legati ai rinnovi contrattuali, una misura che ci chiedevano i sindacati, che ci chiedeva anche la Cgil” e “la Cgil ha risposto con un nuovo sciopero generale, il settimo in tre anni, rigorosamente convocato di venerdì. Perché si sa che la rivoluzione nel weekend esce meglio…”.
Poi il futuro. “Il nostro obiettivo è governare nel migliore dei modi, ed è per questo che devo ringraziare gli alleati e i partiti, ma consentitemi un ringraziamento particolare a FdI, voglio dirlo con il cuore e voglio dirlo qui in Veneto, se non avessi alle spalle il partito coeso e generoso che ho l’onore di guidare io non potrei fare il lavoro che faccio”, sono state le parole della Meloni che hanno infiammato la platea. Poi le parole ironiche sull’opposizione: “Siamo in una nazione in cui avversari sperano che le cose vadano male, alla fine preferiscono avere l’opportunità di governare sulle macerie piuttosto che stare all’opposizione in una nazione che cresce”.  L’Italia al centro, dunque, anche nel comizio veneto. “Da quando il centrodestra è al governo, l’Italia è tornata una nazione seria, affidabile, leale, è tornata una nazione che guarda gli altri consapevole di quello che rappresenta. È accaduto non solo perché noi difendiamo su tutto l’interesse nazionale italiano, ma anche perché siamo consapevoli della grande nazione che rappresentiamo e non consentiamo a nessuno di metterle i piedi in testa”. Nel mirino c’è la stabilità, ma anche le riforme. Con il premierato “vogliamo una riforma che dica basta agli inciuci ai giochi di palazzo ai governi che passa sopra la testa dei cittadini. Quando avremo anche questa riforma questa sarà una nazione molto più moderna”.

Il video del comizio di Padova

Sul referendum per la giustizia, Meloni ha chiarito, ancora una volta: “Comunque vada, noi restiamo al governo, non fatevi fregare!”.
Sul tema del fisco, l’operazione verità è scattata puntuale. “Dicevano che noi avremmo favorito gli evasori e invece sono due anni che registriamo dati record nel recupero dell’evasione fiscale, però non l’abbiamo fatto vessando i cittadini onesti come invece si faceva ai tempi della sinistra. Lo abbiamo fatto con una riforma fiscale che era attesa da 50 anni e che è in grado di distinguere tra chi vuole per forza fregare lo Stato e chi invece è un cittadino onesto che ha semplicemente bisogno di uno Stato comprensivo e non oppressivo. Lo abbiamo fatto andando a prendere l’evasione fiscale dove sta e dove si faceva finta di non vederla, come ad esempio nelle migliaia di aziende ‘apri e chiudi’ prevalentemente messe in piedi da extracomunitari che fregavano lo Stato italiano e facevano concorrenza sleale agli imprenditori italiani onesti”. Sul fronte economico, il bilancio che Meloni traccia a Padova è eccellente. “Ricordo quando dicevano che se il centrodestra avesse governato questa nazione, l’Italia sarebbe stata isolata a livello internazionale. E invece la realtà che abbiamo di fronte oggi è che viviamo in una nazione con la quale tutti vogliono stringere accordi, cosa che ci ha permesso negli ultimi 3 anni di attrarre circa 80 miliardi euro di investimenti esteri in Italia”. “Dicevano – ha aggiunto – che se noi avessimo governato la nazione, l’Italia sarebbe stata la pecora nera d’Europa. Una settimana fa il Financial Times titolava ‘l’Europa deve prendere esempio dall’Italia’”.

Bordate alla sinistra anche sulla patrimoniale. “Se i ricchi sono coloro che guadagnano fino ai 50mila, andate a votare, e lasciateli all’opposizione con le loro ricette tardo comuniste”.  – Con la manovra “continuiamo a investire sulle priorità che ci siamo dati, famiglia, natalità, salari, potere d’acquisto taglio delle tasse sostegno alle imprese che investono” e “abbiamo coperto queste misure anche con un corposo contributo da parte delle banche e delle assicurazioni, un tempo diverso da quello in cui governava la sinistra quando i soldi venivano presi dai lavoratori e regalati alle banche”.”Non dimentichiamo i decreti salva-banche ma neanche il superbonus, c’è chi ha buttato dalla finestra i soldi degli italiani”.

Tajani, Salvini e Lupi sul palco con la premier

“Siamo qui su questo palco, ancora una volta insieme, come da 30 anni a questa parte perché quella che voi vedete qui non è un’alleanza di comodo tenuta insieme dalla colla scadente dell’interesse, non è un cartello elettorale e non è neanche semplicemente una squadra coesa: quella che voi vedete su questo palco è una comunità umana, politica di idee e di valori”, ha detto la premier facendo eco, sull’unità della coalizione, alle parole dei suoi alleati.  ”Purtroppo non esiste più il centrosinistra, c’è solo l’estrema sinistra e questo non è un bene… Dopo la fine della Dc molti hanno votato per Fi, la Lega, ma anche per il Pd. Voi pensate che chi ha votato Dc possa votare per Schlein, Fico e Conte? Noi ci candidiamo a raccogliere anche elettorato di centro abbandonato dalla sinistra e che non può far parte della grande famiglia dell’astensione. Esiste una casa per quegli elettori. L’alternativa è il centrodestra che è unito’, ha detto Antonio Tajani, leader Fi, a Padova.

Ha strappato sorrisi Matteo Salvini. “Abbiamo fatto questo comizio ”a Padova il mercoledì, abbiamo evitato il venerdì perché il venerdì è il giorno di Landini e della Cgil. Abbiamo scelto un mercoledì perché evidentemente a Landini il mercoledì non piace. O il lunedì o il venerdì”.  “Grazie a Luca Zaia per aver condotto magistralmente il Veneto per 15 anni”, sono state invece le parole del candidato del centrodestra per la presidenza della Regione Veneto, Alberto Stefani. “Guarderemo ai risultati – ha sottolineato -, le polemiche e gli attacchi strumentali li lasciamo a chi ha voglia di farli. Altri hanno passato questa campagna elettorale a denigrare e attaccare. Noi abbiamo preferito fare altro: proporre idee e programmi per il Veneto e l’abbiamo fatto con coraggio”.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Robert Perdicchi - 18 Novembre 2025