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Manovra, Liris esclude la patrimoniale e rilancia: dare fiducia e certezza a chi investe e produce

Intervista a MF-Milano Finanza

Manovra, Liris esclude la patrimoniale e rilancia: dare fiducia e certezza a chi investe e produce

Interpellato dal quotidiano economico, il senatore di Fdi, relatore alla Legge di Bilancio, spiega che il provvedimento del governo "cerca di tenere in equilibrio crescita e responsabilità" per offrire "continuità alle riforme e stabilità ai conti pubblici"

Politica - di Redazione - 13 Novembre 2025 alle 11:51

Guido Quintino Liris, senatore di Fratelli d’Italia e relatore alla Legge di Bilancio per il partito di via della Scrofa assicura che nella manovra non ci sarà la patrimoniale. In una intervista rilasciata al quotidiano MF- Milano Finanza, Liris ha spiegato che il tema tornaciclicamente nel dibattito ma personalmente ritengo che in questa fase serva esattamente il contrario: dare fiducia e certezza a chi investe e produce. E parlare di nuove imposte sulla ricchezza rischia di mandare un messaggio sbagliato”.

Patrimoniale proposta da esponenti del centrosinistra e da Landini

A  proporre di tassare la ricchezza questa volta sono stati importanti esponenti del centrosinistra, tra cui Roma Prodi e Maurizio Landini, segretario della Cgil che ha proposto un contributo “di solidarietà” dell’1,3% sui patrimoni netti superiori a 2 milioni di euro. L’ipotesi di mettere nuove tasse, però, non rientra nei piani dell’Esecutivo Meloni e del centrodestra: “L’Italia ha bisogno di mobilitare capitali, non di spaventarli” ha detto Liris “il tema della giustizia fiscale resta aperto, ma va affrontato con strumenti di efficienza, non di penalizzazione”.

Manovra a sostegno della crescita e della tenuta sociale

Liris ha anche commentato alcuni dati Istat diffusi nei giorni scorsi sul taglio dell’Irpef previsto in manovra secondo i quali rispetto oltre l’85% delle risorse finirebbe alle famiglie dei due quinti più alti nella distribuzione dei redditi: “Bisogna sempre fare attenzione a leggere i numeri nel loro contesto. L’Istat fa un lavoro prezioso, ma le statistiche non sempre raccontano l’intera fotografia delle misure – ha sottolineato Liris – La manovra punta a sostenere la crescita e la tenuta sociale, e questo significa intervenire dove l’impatto è più ampio. Se un beneficio si riflette su fasce di reddito medio, non vuol dire che si trascurino i più fragili. Anzi, la logica è quella di dare ossigeno all’intero sistema, perché quando riparte la classe media, riparte il Paese”. “Questa manovra ha un’anima profondamente pragmatica. Ci sono interventi sulla famiglia, sul lavoro, sul sostegno alle imprese e sulla sanità territoriale. Non si tratta di una manovra «per ricchi» o «per poveri», ma di una legge che cerca di tenere in equilibrio crescita e responsabilità. Etichette e slogan vanno bene nei talk show, ma chi lavora sui numeri sa che l’obiettivo vero è dare continuità alle riforme e stabilità ai conti pubblici.

Le priorità di FdI: tutelare il potere di acquisto delle famiglie, sostenere le imprese e semplificare

Su eventuali modifiche infine, Liris ha ricordato che “Il confronto è aperto e costruttivo. Stiamo ascoltando tutti i gruppi e le categorie produttive. È chiaro che ogni forza politica porta le proprie sensibilità e che l’obiettivo comune è migliorare il testo senza alterare i saldi”. Fratelli d’Italia ha una “priorità è chiara: tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, sostenere la produttività delle imprese e semplificare la vita a chi rispetta le regole. Ci saranno interventi mirati, non bandierine. L’idea è migliorare ciò che c’è, non stravolgere. La serietà, in questa fase, vale più degli annunci”.

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di Redazione - 13 Novembre 2025