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Magi fantasma

Cacciato da Librandi

Magi, il disastro è radicale: fa il fantasma all’assemblea di +Europa e viene sfrattato dalla sede nazionale

Politica - di Carlo Marini - 17 Novembre 2025 alle 13:11

Riccardo Magi è davvero entrato nel ruolo del fantasma: memore dalla volta che indossò un lenzuolo nell’aula di Montecitorio per protestare contro il governo, ha disertato l’assemblea di +Europa, per evitare che un voto lo mettesse in minoranza.

Sfrattato e messo in minoranza da +Europa

Magi ha scelto di fare il fantasma per evitare che un voto lo mettesse in minoranza. L’assemblea era infatti chiamata a confermare o rigettare una decisione del consiglio di garanzia, che aveva sospeso sette membri della «lista Millennium», che si oppone alla linea di Magi. Proprio alcuni di questi oppositori, per contestare la decisione del loro segretario di non presentarsi, si sono vestiti da fantasma, uno dei travestimenti preferiti dal segretario nelle sue incursioni televisive e perfino in Parlamento.

Ma i guai per Magi, come scrive Il Tempo, non finiscono qui. Adesso si pone anche il problema della sede di Più Europa. La pec di sfratto dalla sede nazionale via di Santa Caterina da Siena 46 a Roma è arrivata il 5 marzo scorso. A firmarla Gianfranco Librandi, ex compagno d’avventura politica di +Europa alle Europee 2024. La lista, come tutti ricordano, non ha raggiunto il 4% non eleggendo nemmeno un suo rappresentante al parlamento europeo. Librandi ha mollato baracca e burattini, traslocando in Forza Italia e si è ripreso la sede.

Magi fa il fantasma, messo in minoranza dal suo partito

Non solo: quegli stessi locali oggi ospitano la sede di Italia Viva di Matteo Renzi. Per un po’ di tempo nel partito si arrangiano poi Magi individua la nuova sede, un appartamento in via Nazionale 172. Proprio quello in cui si è svolta l’assemblea di sabato. Il punto però è che l’indirizzo della sede di Più Europa è scritto nello Statuto. Al punto 4.1 si legge: «+Europa ha sede in Roma, in via Santa Caterina da Siena 46, opera prevalentemente in ambito italiano ed europeo (…)». Quindi se si vuole cambiare sede bisogna cambiare lo Statuto, ma per cambiare lo Statuto sono necessari i due terzi dell’Assemblea (circa 66 membri). Per questo giovedì 20 novembre è stata fissata la plenaria del partito che sarà chiamata a votare sul cambio della sede. Magi è convinto che nessuno si opporrà, ma allo stesso tempo sa anche di non poter contare sui 66 membri necessari per approvare il «trasloco». E stavolta non gli basterà fare il fantasma per risolvere la questione.

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