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L’Ue promuove il governo Meloni: Italia fuori dalla procedura d’infrazione già in primavera, deficit sotto il 3 per cento

L'annuncio di Dombrovskis

L’Ue promuove il governo Meloni: Italia fuori dalla procedura d’infrazione già in primavera, deficit sotto il 3 per cento

Il commissario europeo all'Economia riconosce la linea rigorosa dei nostri conti. Un ottimo risultato per il prestigio internazionale del nostro Paese e del nostro governo

Politica - di Federica Argento - 17 Novembre 2025 alle 20:00

Da Bruxelles buone notizie per l’Italia. Le nuove previsioni della Commissione europea coincidono con quelle annunciate dal governo italiano. Per l’Italia nel 2025 “le previsioni della Commissione europea fissano il deficit al 3% del Pil”. Le parole del commissario europeo all’Economia Valdis Dombrovskis nel corso della presentazione alla stampa delle previsioni di autunno sono un riconoscimento della solidità dei conti pubblici italiani e della linea rigorosa e pragmatica della nostra politica economica. “Nelle conversazioni con noi le autorità italiane diverse volte hanno confermato la loro intenzione di garantire effettivamente che il deficit sia leggermente inferiore al 3% del Pil in modo di poter uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo”. Non è una banalità, è una notizia che fa bene all’immagine dell’Italia.

Le previsioni collimano con quelle del governo italiano

La Commissione ricalca i numeri italiani su inflazione e deficit: per chiudere la procedura serviranno i dati Eurostat di aprile e un rapporto deficit/Pil sotto il 3%, come nelle previsioni. “Perché la Commissione possa abrogare la procedura per disavanzo eccessivo nei confronti dell’Italia – ha aggiunto Dombrovskis -, è necessario vedere i dati effettivi del 2025 così come verificati da Eurostat. Questi dati saranno disponibili in aprile. Di conseguenza, un’eventuale abrogazione, se il disavanzo sarà confermato al di sotto del 3% del Pil, potrà avvenire nel pacchetto primaverile del Semestre europeo”. Il risultato è importante per l’imagine internazionale dell’Italia che ne esce rafforzata. Valdis Dombrovskis lo ricordiamo, è un rigorista,  non certo incline a facili concessioni. 

Dall’Ue buone previsioni su lavoro e conti pubblici

Ci sono poi le previsioni meno rosee che riflettono la congiuntura economica complicata derivante dagli scenari globali. L’Italia prosegue in una dinamica positiva, ma crescerà lentamente.  Bruxelles ha rivisto al ribasso le  stime di crescita del Pil, che quest’anno salirebbe meno di mezzo punto percentuale, con un più 0,4%, per poi accelerare al più 0,8% nel 2026 e mantenere questo ritmo anche nel 2027. C’è però un altro dato positivo sottolineato dal commissario: si continuano a prevedere miglioramenti dell’Italia sul fronte del mercato del lavoro. Per l’occupazione si attende infatti una crescita dell’1% quest’anno, cui dovrebbe seguire un più 0,5% il prossimo e un più 0,4% nel 2027. Il tasso di disoccupazione è atteso calare al 6,2%, dal 6,5% del 2024; e poi ancora al 6,1% nel 2026 al 6% nel 2027. I dati  positivi che emergono dalle previsioni Ue riguardano essenzialmente i conti pubblici. Qui la Commissione europea ha rivisto in meglio le previsioni e ora si attende a sua volta che il deficit di bilancio torni già quest’anno alla soglia limite del 3% del Pil, quella prevista dal Patto di stabilità e di crescita. Si tratta della questione più rilevante: con queste cifre, in particolare sul disavanzo, l’Italia potrebbe uscire dalla procedura europea per deficit eccessivo già dalla prossima primavera.

 

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di Federica Argento - 17 Novembre 2025