L'intoccabile
L’Anm fa quadrato intorno Gratteri, “vittima di attacchi e critiche”. E le interviste false?
C’era da aspettarselo e il comunicato di solidarietà grondante sdegno è arrivato puntuale come un orologio svizzero. Dopo l’ultimo scivolone televisivo del procuratore di Napoli Nicola Gratteri, il sindacato delle toghe scende in campo a difesa del suo eroe, ‘coraggioso’ (e distratto) frontman del comitato del no alla riforma Nordio. Ma soprattutto campione nell’arruolare per la causa i giudici Falcone e Borsellino, anche a costo di manipolare il pensiero dei magistrati uccisi dalla mafia. A costo di citare frasi mai pronunciate dai giudici uccisi dalla mafia contro la separazione delle carriere.
L’Anm fa quadrato intorno a Gratteri: piena solidarietà
L’Associazione nazionale magistrati – in una nota – “esprime piena solidarietà al procuratore di Napoli Nicola Gratteri, raggiunto da pesanti critiche e attacchi personali in questi giorni, legati al suo impegno per il no al referendum sulla riforma Nordio. Il suo contributo tecnico, come quello dell’intera categoria dei magistrati, merita rispetto perché ha come unico scopo quello di arricchire il dibattito sulla riforma e dare ai cittadini maggiori elementi di riflessione in vista del voto referendario”. Merita rispetto, certo, almeno quanto quello che il super magistrato dovrebbe alla verità.
Nuova brutta figura con la troupe di Quarta Repubblica
Un conto è arricchire il dibattito un altro è distorcere la realtà diffondendo notizie false. Dopo l’intervista inventata di Falcone letta in diretta tv dai microfoni di Quarta Repubblica per la quale non si è mai scusato (altri lo hanno fatto) Gratteri si è reso protagonista di un’altra brutta figura. Forse dovuta al nervosismo per le disavventure degli ultimi giorni. Questa volta con la troupe di Quarta Repubblica. Intercettato dalla giornalista Giorgia Mennuni si è rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda scomoda. Vietato approfondire l’origine del fallo commesso con la lettura delle false dichiarazioni di Falcone. “Mi saluti tanto Porro”, ha tagliato corto Gratteri infastidito. Alla faccia del dialogo e del diritto di cronaca Gualtieri ha detto chiaramente di non voler parlare con il nemico accusando Quarta Repubblica di aver mandato in onda servizi “diffamatori” basati su “dati falsi”.
Porro: bastava solo chiedere scusa per chiudere la partita
Scoperta la fake, riportata anche dal Fatto Quotidiano, che poi si è scusato, il procuratore di Napoli si è arrampicato sugli specchi sostenendo di essere incolpevole e di avere ottenuto le informazioni da fonti attendibili. Ma non ha mai pronunciato la parola scusa. In fondo, ha osservato Nicola Porro in studio dopo il servizio mandato in onda, sarebbe bastato ammettere l’errore per chiudere la partita. Ma evidentemente certi giudici si sentono al di sopra del bene e del male, infallibili, intoccabili. Giudicano per professione. ma non vogliono essere giudicati. E il sindacato guidato da Cesare Parodi non può che fare quadrato attorno al magistrato, dipinto come la vittima di una macchinazione.