Parole di ex premier
Lamberto Dini elogia le mosse del governo: “Alla legge di Bilancio do voto 8. Il sì al referendum sulla giustizia vincerà con il 60%”
L'ex presidente del Consiglio si schiera apertamente a favore della riforma mentre Elly esce fuori ogni limite di critica politica accusando il governo di voler scegliere i giudici
Lamberto Dini, ex presidente del Consiglio, si schiera apertamente a favore della riforma della giustizia e si dice sicuro di una netta vittoria al referendum, mentre Elly Schlein non perde occasione per uscire fuori dai canoni e accusa il governo di volersi scegliere i giudici. Confondendo Giorgia Meloni con Palmiro Togliatti. Non solo, ma premia con un voto alto la manovra del governo. “Alla manovra economica do un voto molto alto, sette e mezzo o anche otto: Giorgia Meloni ha il pregio di tenere i conti in ordine”. Così l’ex premier Lamberto Dini a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1.
Dini: “Vittoria certa”
L’ex premier entra poi nel merito sull’argomento del giorno: “La riforma della giustizia? Lieto che sia stata fatta, spero vada in porto dopo il referendum. D’altra parte quando ero premier anche io dissi a Scalfaro che c’erano dei problemi, tanto che lui mi rispose di sapere perfettamente che la giustizia andava riformata ma che io avevo un governo breve e non potevo affrontare un problema così grosso”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’ex premier, più volte ministro e senatore, Lamberto Dini, intervistato da Giorgio Lauro.
Schlein: “Meloni vuole scegliersi i giudici”
La riforma della giustizia punta a “far vedere chi comanda”, il governo vuole “una delega in bianco” e chi vota Sì deve sapere che la conseguenza sarà “assoggettare i giudici” all’esecutivo. Lo ha detto la segretaria Pd ,Elly Schlein parlando all’iniziativa ‘Il Domani delle donne”.
“La politica vuole scegliersi i propri giudici”. Ma, ha aggiunto Schlein, “la democrazia non è una delega in bianco a chi comanda per 5 anni. La vera questione è esattamente qua: se si pensa che i giudici debbano essere assoggettati al governo e alla maggioranza di turno perché ha i voti allora si sosterrà questa riforma”, altrimenti “si voterà contro questa riforma”.
Elly confonde Meloni con Togliatti
Dire che il governo voglia scegliersi i giudici è un’assurdità enorme. Ma nasconde un altro, enorme lapsus freudiano, perché nella storia della Repubblica, alle origini, c’è chi realmente scelse i giudici direttamente. Fu Palmiro Togliatti, ministro della giustizia con Alcide De Gasperi, ad assumere tremila procuratori e sostituti senza concorso. Con tutti gli effetti che poi si videro nel tempo..
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