Blitz nella notte
La mafia nigeriana ha messo le mani anche sul Nord Est: 20 arresti a Vicenza
È iniziata nella notte tra il 17 e il 18 novembre ed è tuttora in corso un’importante operazione dei carabinieri di Vicenza contro la mafia nigeriana. L’operazione riguarda tutto il territorio nazionale, ma è incentrata in particolare nel capoluogo e altre province del Veneto, province di Frosinone e Viterbo.
Maxi operazione in diverse province del Veneto
Il maxi blitz, coordinato dalla direzione distrettuale antimafia della procura di Venezia, ha previsto l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 20 persone, finalizzata a disarticolare un importante sodalizio di criminalità nigeriana radicata a Vicenza.
Le forze in campo sono ingenti, 300 carabinieri provenienti da tutta la regione, con il supporto dei reggimenti Lombardia ed Emilia Romagna, delle squadre di intervento speciale dei reggimenti 7 trentino Alto Adige, 13 Friuli Venezia Giulia e del 4 battaglione veneto, aliquota pronto intervento del provinciale di Padova, unita’ cinofile antidroga e velivolo del 14 elinucleo di Belluno. Oltre le misure cautelari personali sono in atto decine di perquisizioni domiciliari. È stata inoltre convocata conferenza stampa che si terrà nel corso della mattinata presso il comando provinciale carabinieri di Vicenza.
I tentacoli della mafia nigeriana in Italia
La Corte di Cassazione è intervenuta sul tema della mafia nigeriana, confermando che un sodalizio criminale straniero, operante in Italia, può essere qualificato come associazione di stampo mafioso ai sensi dell’art. 416-bis codice penale se utilizza la forza di intimidazione e il vincolo di omertà
La recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 23475 del 2025, offre importanti chiarimenti sulla qualificazione giuridica della mafia nigeriana e sull’applicazione dell’articolo 416-bis del codice penale ai sodalizi criminali stranieri. Il caso analizza la struttura e le attività del gruppo “Eiye”, operante a Reggio Emilia, affrontando anche delicate questioni procedurali legate alla Riforma Cartabia. Per confermare che la mafia nigeriana può essere equiparata a Cosa nostra, alla camorra e alla ‘ndrangheta. Sodalizi criminali con i quali i clan nigeriani s’interfacciano ormai abitualmente.