Un patrimonio da valorizzare
La Giornata Nazionale degli Abiti Storici: un racconto collettivo tra identità del territorio e grande artigianalità (video)
Si celebra per la prima volta la ricorrenza istituita grazie all'iniziativa della senatrice di FdI, Anna Maria Fallucchi. Santanchè: «Un'iniziativa che sostiene il turismo nei piccoli borghi». Valditara: «Nessuna comunità può avere un grande futuro se non è consapevole del proprio passato»
Si celebra oggi la prima Giornata nazionale degli abiti storici, istituita lo scorso maggio con la legge 59/2025 che ha introdotto una serie di misure per la promozione e la valorizzazione di questo immenso patrimonio artistico e culturale nazionale. L’iniziativa nasce dalla volontà della senatrice di Fratelli d’Italia, Anna Maria Fallucchi, di colmare un vuoto legislativo offrendo una vetrina a un comparto, quello dell’artigianato degli abiti di tradizione, fino a oggi non adeguatamente valorizzato. Ma nei desideri della promotrice c’è soprattutto quello di dare visibilità ai piccoli borghi italiani, troppo spesso dimenticati, attraverso i capolavori dei loro artigiani.
La Giornata nazionale degli abiti storici: una vetrina per le eccellenze artigianali dei piccoli borghi
«Dietro a ogni abito – ha spiegato Fallucchi – c’è il lavoro paziente di mani sapienti, c’è la passione di chi custodisce la memoria del passato e la trasforma in bellezza. Quando sono stata eletta mi sono domandata cosa potessi fare per San Nicandro, il mio paese natale, nel Gargano. Volevo donare qualcosa ai miei concittadini e a tutti coloro che vivono in realtà piccole, spesso nell’entroterra, meno visibili e fuori dai grandi circuiti turistici ma ugualmente bellissime e piene di ricchezze. Ho scoperto che non esisteva alcuna norma a tutela degli abiti storici, e a quel punto la decisione di intraprendere questo viaggio è stata immediata».
Santanchè: «Uno strumento di promozione turistica»
Ed è proprio nell’ottica della valorizzazione dei piccoli borghi che il ministero della Cultura ha sposato con entusiasmo l’iniziativa, con eventi e fondi per sostenere e promuovere la Giornata degli Abiti Storici, uno spot istituzionale e una mostra al Museo delle Civiltà, a Roma. «Da adesso in poi – ha affermato il ministro Daniela Santanchè – l’11 novembre è un momento particolarmente significativo per il turismo italiano, perché darà la possibilità di andare nei piccoli borghi, nelle aree interne, nelle isole minori, che sono culle, custodi, laboratori del nostro meraviglioso patrimonio artigianale, manifatturiero, artistico e identitario. In un mondo in cui dall’intelligenza artificiale ai social tutto diventa virtuale, è assolutamente fondamentale ricordarsi da dove si viene per capire e decidere dove vogliamo andare, e gli abiti storici sono la testimonianza di chi siamo e di quali sono le nostre radici».
Valditara: «Un grande futuro passa dalla consapevolezza del proprio passato»
Dello stesso avviso il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha sottolineato come ricorrenze come quella odierna servano «per ricostruire e imparare il nostro passato, portarlo a conoscenza della gente, di chi viene a visitare l’Italia, perché nessuna comunità può avere un grande futuro se non è consapevole del proprio passato, se non ha radici solide».
La bellezza dell’Italia come mosaico della cultura dei territori
Riscoprire, curare e custodire la nostra tradizione per comprendere chi siamo, consapevoli del fatto che le nostre radici sono la nostra identità, fatta di lavoro, dedizione e passione. Ogni territorio, con la sua specificità, contribuisce a fare dell’Italia la culla della bellezza che conosciamo e che non ha eguali nel mondo. Grazie a questa iniziativa, una parte importante del nostro patrimonio culturale potrà tornare agli antichi splendori: è un’occasione per togliere via la polvere, riaprire i bauli, e riportare orgogliosamente per le strade dei piccoli borghi la nostra storia, riappropriandoci di un passato glorioso che è spinta verso il futuro. È da quei bauli, in fondo, che sono nati lo stile, l’eleganza e la maestria che hanno fatto grande la moda italiana nel mondo.