Dall'immigrazione all'energia
Italia-Albania, attesa per il primo vertice intergovernativo a villa Pamphili: sul tavolo 15 accordi strategici
Italia e Albania pronte a rinsaldare una lunga partnership e a rilanciare una salda amicizia tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro di Tirana Edi Rama. L’appuntamento è per domani a Villa Pamphili per il primo vertice intergovernativo tra i due Paesi. Nel corso dell’incontro i due capi di governo firmeranno l’accordo intergovernativo, cui seguirà lo scambio di altre quindici intese, tra accordi bilaterali e protocolli tecnici. Meloni e Rama discuteranno anche delle priorità in cima all’agenda europea ed internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina. Dopo il faccia a faccia si aprirà la sessione plenaria di lavoro con le rispettive delegazioni governative. Per l’Italia saranno presenti i ministri Tajani, Piantedosi, Nordio, Crosetto, Pichetto Fratin, Giuli, Schillaci, Musumeci.
A Villa Pamphili il primo vertice intergovernatrice Italia-Albania
La mission è impegnativa: consolidare il ruolo dell’Italia nei Balcani e nel Mediterraneo e rafforzare l’immagine europea dell’Albania, candidata all’ingresso nella Ue col sostegno convinto di Roma. Obiettivo dell’evento, spiegano fonti italiane vicine al dossier, è far compiere “un salto di qualità alla cooperazione” tra i due Paesi. Molto più di un canonico appuntamento diplomatico ma la tappa simbolica di un rapporto bilaterale sempre più stretto. A partire dalla questione migratoria, al centro del memorandum di intesa siglato nel 2023. Il protocollo Italia-Albania, sottolineano le stesse fonti alla vigilia del summit, “costituisce una delle soluzioni innovative in materia migratoria, che sta riscontrando sempre maggior interesse sia da parte della Commissione europea che degli Stati membri”.
Sul tavolo 15 accordi strategici dai migranti all’energia
Proprio sulla questione migratoria la Commissione Ue ha presentato nelle scorse ore la sua relazione annuale, riconoscendo che l’Italia, insieme ad altri Paesi come Grecia, Cipro e Spagna, è sottoposta a una forte pressione migratoria a causa del notevole incremento degli arrivi registrato nell’ultimo anno e potrà quindi accedere al Solidarity Pool, lo strumento di solidarietà Ue, quando il Patto su migrazione e asilo entrerà in vigore a metà del 2026. Un atto “doveroso e atteso”, sottolinea il ministro per il Pnrr e le Politiche europee Tommaso Foti, “dopo anni in cui l’Italia è stata lasciata sola ad affrontare l’emergenza migratoria”.
Collaborazione economica e infrastrutturale: dalla difesa alla sicurezza
Ma non ci saranno solo i migranti sul tavolo del vertice intergovernativo italo-albanese. Nel summit di Villa Pamphili – come ricostruisce un servizio dell’Adnkronos – si parlerà anche di collaborazione economica e infrastrutturale a quella della difesa e della sicurezza, dalla cooperazione in campo energetico e ambientale, fino alle sinergie in materia di salute, innovazione e formazione. Sul fronte energetico, tra l’altro, è già attivo un accordo a tre Italia-Emirati Arabi Uniti-Albania, firmato lo scorso gennaio ad Abu Dhabi, per la produzione di energia rinnovabile in Albania e la realizzazione di un’interconnessione sottomarina verso l’Italia. Tra i progetti prioritari il Corridoio europeo VIII, che punta a connettere il Mar Adriatico al Mar Nero.
Tra i focus la questione dell’ingresso di Tirana nella Ue
Le intese tecniche punteranno invece a valorizzare la collaborazione nel campo della difesa, dell’energia e della salute. Sul piano commerciale, invece, Roma si conferma il principale partner di Tirana, con un interscambio di oltre 3 miliardi di euro e una quota di mercato del 20%. Al tavolo anche la questione dell’ingresso dell’Albania nella Ue. Per Roma, come affermato dalla premier Meloni nel vertice della Comunità politica europea lo scorso maggio a Tirana, l’allargamento della Unione europea ai Balcani occidentali “è un investimento strategico per la sicurezza dell’Europa”.