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Addio alle gemelle Kessler

Inseparabili fino all'ultimo

Insieme sempre e fino alla fine, addio alle indimenticabili gemelle Kessler: Ellen e Alice “non volevano più vivere” (video)

Il mondo dello spettacolo piange la scomparsa di Alice e Ellen, le sorelle che stregarono l'Italia con le loro gambe lunghe e incantarono tutti con il "Da-da-un-pa"

Cronaca - di Chiara Volpi - 17 Novembre 2025 alle 17:28

Si chiude un’epoca. Finisce un mondo (non solo televisivo). E va detto addio a un intero universo tributato all’immaginario: le gemelle Ellen e Alice Kessler sono morte. Lo riferisce il quotidiano tedesco Bild annunciando il decesso di entrambe le ballerine e cantanti 89enni, protagoniste indiscusse della storia del varietà e dell’era della televisione in bianco e nero.

Le mitiche sorelle bionde che a lungo hanno stregato i telespettatori italiani imponendo un prototipo di star televisiva decisamente lontano dagli stereotipi dell’epoca al momento del loro esordio e dell’esplosione del loro successo, sarebbero morte oggi a Monaco grazie ad un doppio suicidio assistito. Lo riporta sempre la Bild, spiegando che la polizia criminale è stata informata lunedì pomeriggio che le 89enni avevano optato per questo addio all’unisono: un’ultima, drammatica danza, di addio alla vita, insieme.

Addio alle sorelle Kessler

Con l’addio alle gemelle più famose della nostra tv cala il sipario su un’era punteggiata da eleganza e garbo tersicoreo. Scandita al ritmo di sorrisi avvolgenti, nonostante l’austerità di accento e inflessione. E da quella fisicità algida quanto armoniosamente perfetta e rigorosamente in controtendenza con le mode delle maggiorate e della pin-up che imperversavano negli anni dei loro esordi.

Protagoniste indiscusse del varietà in bianco e nero ma tutto piume, lustrini e paillettes, le gemelle Kessler rappresentavano l’essenza della leggerezza e dello sfarzo scenico declinato a un’inflessione imprescindibilmente tedesca nel modo di parlare. Una peculiarità, la loro, che se per un po’ agli inizi della loro formidabile carriera le ha in qualche modo bersaglio di ostracismi e diffidenze, poi è diventata la cifra stilistica della loro immagine tutta gambe e coreografie appaiate alla perfezione.

Le gemelle che stregarono l’Italia con le loro gambe lunghe

Sì, perché giunte in Italia negli anni ’60, le gemelle Kessler conquistarono il pubblico proprio grazie a quel dono di natura delle loro gambe lunghissime. Una dote di natura che, unitamente alla perfetta sincronia nell’esecuzione di balletti e siparietti – oltre che a una certa disinvoltura, inaspettatamente teutonica – portarono una ventata di modernità e glamour sul piccolo schermo della nazione.

E allora, dalla celebre sigla di Canzonissima al Teatro Ariston. Passando per Studio uno e molti altri successi, le gemelle Kessler sono state innegabili icone pop. Simboli di un’Italia che si affacciava con curiosità e ottimismo al mondo del music-hall internazionale. La loro scomparsa, allora, non è solo un lutto per lo spettacolo. Ma l’addio a un universo fatto di paillettes, passi di danza e coreografie impeccabilmente geometriche, eppure avvolgenti, e a quella magia che solo la televisione pionieristica di quegli anni (in bianco e nero soprattutto) sapeva regalare.

E che incantarono tutti con il “Da-da-un-pa”

Non solo. Furono loro a lanciare l’indimenticabile Da-da-un-pa (musica di Bruno Canfora, testo di Dino Verde), sigla di Studio Uno nel 1961. E motivetto persistente che divenne subito un successo planetario. Oltre che il loro cavallo di battaglia. Curiosamente, la potenza seduttiva delle loro gambe (ben 105 cm) fu considerata così “pericolosa” per la morale dell’epoca che i dirigenti Rai imposero loro di esibirsi con pesanti calze nere per mitigare il clamore. Eppure, nonostante la “censura” le Kessler, con quel brano allegro e ammiccante, orecchiabile e impossibile da dimenticare, riuscirono a farsi amare da un pubblico trasversale.

Morte le gemelle Kessler, un addio all’unisono e un dolore doppio

La loro vita e la loro carriera sono sempre state un esempio di simbiosi artistica e personale rare. Un successo costruito in coppia, passo dopo passo, che le ha rese inseparabili sul palco e nella vita privata. E confermato oggi da un epilogo che appare quasi un’ultima, toccante coreografia esistenziale: le gemelle sono state ritrovate senza vita insieme nella loro casa in Baviera. Chiudendo all’unisono un’esistenza condivisa attimo dopo attimo, giorno dopo giorno.

La loro scomparsa, allora, non è solo un lutto per lo spettacolo. Ma l’addio a un immaginario fatto di costumi succinti quanto glamour, coreografie chic e quel pizzico di magia che solo la televisione pionieristica di quegli anni – oggi rilanciati non solo in un’ottica vintage – sapeva regalare. Per questo, nel dire loro addio, non possiamo non dirci certi che la loro eredità artistica rimarrà indelebile nella memoria collettiva. Proprio come il motivetto del Da-Da-un-pa che le ha imposte sulla scena spettacolare e che oggi contribuisce a renderle indimenticabili. E insuperabili…

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di Chiara Volpi - 17 Novembre 2025