Le regionali
Il Veneto alla prova del voto: concretezza e ascolto, così Stefani si prepara a raccogliere il testimone del buongoverno
Il candidato del centrodestra ha entusiasmato in una campagna elettorale spesa in mezzo alla gente che ha visto tutta la coalizione forte e coesa
Un altro trionfo del centrodestra. È quello che ci si attende in Veneto, dopo i 15, apprezzatissimi, anni di governo della regione ad opera di Luca Zaia.
La sfida
I seggi aperti domani, domenica 23 novembre dalle 7 alle 23 e lunedì 24 novembre dalle 7 alle 15. Si sfidano Alberto Stefani, Giovanni Manildo, Marco Rizzo, Fabio Bui e Riccardo Szumski. Si può votare disgiuntamente la lista e il candidato a presidente.
Gli ultimi sondaggi pubblicabili, 15 giorni fa, davano il centrodestra addirittura avanti di 32 punti, con Stefani che doppiava ampiamente Manildo.
Una coalizione inossidabile
Il centrodestra affida al giovane Stefani il compito di raccogliere l’eredità di quello che diverse classifiche hanno spesso indicato come “governatore più amato d’Italia”.
“Una campagna elettorale spesa in mezzo alla gente; ad ascoltare cittadini, imprese, associazioni. Senza attacchi o polemiche con la controparte politica”. A poche ore dal silenzio elettorale, Alberto Stefani ha descritto così il mese e mezzo trascorso dall’ufficializzazione della sua candidatura alla presidenza della Regione sostenuta dalle sei liste del centrodestra.
FdI è data in continua ascesa, destinata a raccogliere un altro, importante risultato in termini di percentuale. Insieme, la Lega, Forza Italia, Udc e Noi Moderati, anch’essi attrezzati per raccogliere un’importante affermazione.
Meloni e il sigillo
Il Veneto, regione di grande produttività, nei decenni di buongoverno del centrodestra ha registrato ulteriori record nei servizi erogati e nei comparti produttivi, dalla sanità all’agricoltura.
Nel comizio di Padova Giorgia Meloni ha impresso il sigillo decisivo nella competizione elettorale, ricordando i traguardi conseguiti dalla Regione durante gli anni di governo di centrodestra e guardando al futuro per «continuare a camminare insieme per portare questa bella e operosa terra ancora più in alto nei prossimi anni».