Tengo famiglia
Il Teatro San Carlo assume il figlio del direttore generale: l’ultimo caso di nepotismo della sinistra napoletana
Il sovrintendente in scadenza, Lissner, firma l'atto. Per la direttrice generale, mamma del neo assunto, non ci sono incompatibilità
Il Teatro San Carlo, il teatro più antico e prestigioso del mondo, edificato ai tempi del Regno delle due Sicilie, ha un nuovo direttore artistico. In realtà ce l’aveva già ma gli è stato prolungato il contratto. Tutto normale? No. Perché si tratta del figlio della direttrice generale del Teatro. Gestito essenzialmente dalle istituzioni locali, tutte di sinistra. E scoppia un’altra polemica.
Il figlio della direttrice generale
Michele Sorrentino Mangini, trentottenne regista teatrale, il I aprile 2023 era stato assunto al Teatro San Carlo di Napoli a chiamata diretta con un contratto a tempo determinato per occuparsi principalmente dei laboratori che si svolgono presso le Officine San Carlo, la struttura del Massimo nel quartiere San Giovanni a Teduccio, periferia orientale della città. Il suo incarico sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre 2025.
il I aprile 2023 era stato assunto al Teatro San Carlo di Napoli a chiamata diretta con un contratto a tempo determinato per occuparsi principalmente dei laboratori che si svolgono presso le Officine San Carlo, la struttura del Massimo nel quartiere San Giovanni a Teduccio, periferia orientale della città. Il suo incarico sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre 2025.
Pochi mesi fa, però, il francese Stephane Michel Lissner, soprintendente in scadenza di mandato, glielo ha prorogato fino al 31 dicembre 2027. Sorrentino Mangini potrà dunque continuare a lavorare almeno per altri due anni e mezzo nella Fondazione che è diretta dalla madre Emmanuela Spedaliere, dal 2020 Direttore Generale del San Carlo. E non è un piccolo particolare, direbbe Giusi Ferreri.
La mamma: “Nessuna incompatibilità”
Emmanuela Spedaliere ha commentato in maniera lapidaria la questione del prolungamento del contratto del figlio : “Premesso che il Sovrintendente è l’unico organo di gestione della Fondazione e tralasciando inesistenti profili di incompatibilità, sarà il nuovo incaricato a valutare l’opportunità di riconfermare o meno tutti gli incarichi che andranno a scadenza sotto il suo mandato”. Un capolavoro di politichese.
L’ultimo regalo di Lissner
A breve il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dovrà procedere alla designazione del successore di Lissner, che ha pensato bene di prolungare il contratto del figlio della direttrice generale. Illegale? No. Inopportuno? Decisamente si. Nella regione in cui i De Luca’s la fanno da padrone, la sinistra dimostra ancora la sua pervicace tendenza a tutelare le famiglie: le proprie, ovviamente.
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