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Il piano per una “Cia europea”: Ursula von der Leyen pronta a istituire una nuova intelligence guidata da lei

Lo rivela il Financial Times

Il piano per una “Cia europea”: Ursula von der Leyen pronta a istituire una nuova intelligence guidata da lei

Il quotidiano economico politico britannico 'svela' il progetto della presidente della Commissione europea. Ancora nulla di formale è stato comunicato ai 27 Stati membri ma secondo le fonti l'iter è già avviato. L'organismo sarà costituito all'interno del Segretariato generale

Europa - di Redazione - 11 Novembre 2025 alle 13:45

Il piano non è ancora stato comunicato formalmente a tutti i 27 Stati membri che compongono l’Unione Europa, ma la Commissione europea ha già avviato l’iter per istituire una nuova unità di intelligence, guidata dalla presidente Ursula von der Leyen, con l’obiettivo di migliorare l’uso delle informazioni raccolte dalle agenzie di spionaggio nazionali. A dare la notizia è il Financial Times.

Organismo all’interno del Segretariato generale della commissione

Secondo quanto scrive il quotidiano economico-finanziario britannico, che ha citato le informazioni rilasciate da quattro persone a conoscenza dei piani, il nuovo organismo che sarà costituito all’interno del Segretariato generale della Commissione, prevede di assumere funzionari provenienti da tutta la comunità di intelligence dell’Unione Europea e di raccogliere informazioni per scopi comuniL’organismo inoltre mira a impiegare funzionari distaccati dalle agenzie di intelligence nazionali, anche se come detto al momento nulla di ufficiale è stato comunicato ai 27 Paesi dell’Ue.

Ue spinta a riconsiderare capacità di sicurezza interna

Scrive il quotidiano che ‘l‘invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia e gli avvertimenti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ridurre il sostegno americano alla sicurezza in Europa hanno spinto l’UE a riconsiderare le proprie capacità di sicurezza interne e ad avviare la sua più grande campagna di riarmo dai tempi della Guerra Fredda‘.

‘Nell’intelligence bisogna dare qualcosa per ottenere qualcosa’

“I servizi di spionaggio degli Stati membri dell’UE sanno molto. La Commissione sa molto. Abbiamo bisogno di un modo migliore per mettere insieme tutto questo ed essere efficaci e utili ai partner. Nell’intelligence, bisogna dare qualcosa per ottenere qualcosa”, ha affermato una delle persone informate dei piani della Commissione, come riporta l’Ft. L’iniziativa, sempre secondo le fonti citate, è osteggiata da alti funzionari del servizio diplomatico dell’Ue, che sovrintende al Centro di situazione e intelligence (Intcen) dell’Unione: secondo le stesse fonti del quotidiano, infatti, il timore è che possa duplicare il ruolo dell’unità e minacciarne il futuro.

Portavoce della Commissione: concetto in fase di sviluppo

Intanto, sempre secondo quanto scrive il quotidiano, un portavoce della Commissione ha dichiarato al Financial Times che sta “esaminando come rafforzare le proprie capacità di sicurezza e intelligence. Nell’ambito di questo approccio, si sta valutando la creazione di una cellula dedicata all’interno” del Segretariato generale. “Il concetto è in fase di sviluppo e le discussioni sono in corso. Non è stata fissata una tempistica specifica“, hanno affermato le fonti, aggiungendo che “si baserà sulle competenze esistenti all’interno della Commissione e collaborerà strettamente con i rispettivi servizi del Servizio europeo per l’azione esterna”.

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di Redazione - 11 Novembre 2025