Il raduno domenicale
Il Papa a pranzo con i poveri e una cinquantina di trans, nel segno di Bergoglio. “Ma davvero il Vaticano ci vuole qui?”
C’erano anche una cinquantina di persone trans al pranzo che Papa Leone XIV ieri ha offerto, nell’Aula Paolo VI, in occasione della Giornata mondiale dei poveri. È una tradizione che Prevost raccoglie da Bergoglio e che conferma anche nell’apertura a tutte le fasce più fragili della società. In tutto erano 1300 le persone in difficoltà ospiti a pranzo del Pontefice in Vaticano.
Papa Leone aveva già fatto questa scelta, nel corso dell’estate, prima di inaugurare il Borgo Laudato sì a Castel Gandolfo invitando a pranzo gli assisiti della Caritas locale. Ieri, invece, un evento più ampio al quale era presente anche un gruppo di donne trans, persone che costantemente trovano aiuto nell’Elemosineria apostolica. Ad accompagnarle c’erano don Andrea Conocchia, parroco di Torvaianica, e suor Genevieve Jeanningros, religiosa delle Piccole Sorelle di Gesù e grande amica di Bergoglio.
Il pranzo di Papa Leone con poveri e trans
pranzo di Papa Leone con 1300 poveri in Aula Paolo VI si è aperto con un applauso a Francesco. “Con grande gioia ci raduniamo in questo pomeriggio per il pranzo, nella Giornata” dei poveri “che tanto ha voluto il nostro amato, mio predecessore, Papa Francesco. Un forte applauso per Papa Francesco”. Leone ha sottolineato ancora: “Questo pranzo che adesso riceviamo è offerto, dalla Provvidenza e dalla grande generosità della Comunità di San Vincenzo, i Vincenziani che vogliamo ringraziare. E poi è un anniversario: sono 400 anni dalla nascita del loro fondatore. Loro ci accompagneranno servendo al tavolo. Tanti auguri a tutti voi, i sacerdoti, le religiose, i laici volontari che lavorano in tutto il mondo aiutando tante persone povere e persone che vivono diverse necessità. Siamo davvero, davvero pieni di questo spirito di ringraziamento, di gratitudine in questa giornata”.
“Adesso, allora, chiediamo che il Signore benedica i doni che riceveremo, che benedica la vita di ognuno di noi qui presente, i nostri cari, i familiari, le persone che tanto hanno fatto per accompagnarci. Diamo anche la benedizione del Signore a tante persone che soffrono a causa della violenza e della guerra, della fame; e che noi oggi possiamo celebrare questa festa in spirito di fraternità. Benedici la nostra vita, la nostra fraternità. Aiuta, tutti noi, a camminare sempre uniti nel tuo amore. Te lo chiediamo nel nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Tanti auguri e buon appetito!”, le parole del Pontefice a tavola con i poveri.
La presenza di un gruppo consistente di donne trans al tavolo papale è stata spiegata con la voglia di mostrare che l’attenzione verso la fragilità. Tra le presenti c’era Marcella De Marco, 52 anni, uruguaiana, da anni residente sul litorale romano. Raccontando la sua esperienza, ha detto: “Quando ho ricevuto l’invito […] ho pensato: ‘Ma davvero ci vogliono ancora qui, dopo tutto questo tempo?’”. Marcella ha aggiunto parole che hanno colpito molte persone: “Ho trovato un altro padre dopo Francesco”, ha detto a Repubblica.