Milano, senza tetto né legge
“Il 7° non l’hanno scoperto”. Baby gang aggredisce con ferocia e accoltella un 22enne e se ne vanta sui social. Sardone: anche sui miei, inquietante…
Milano, cinque giovanissimi arrestati dalla Polizia per aver accerchiato, rapinato di 50 euro e quasi ucciso a coltellate un 22enne a Milano. Un tentato omicidio che uno dei responsabili ha esaltato in rete deridendo gli inquirenti...
L’orrore della violenza giovanile raggiunge a Milano un nuovo, drammatico picco. La Polizia di Stato ha eseguito cinque misure cautelari in carcere – di cui tre indirizzate a soggetti minorenni – nei confronti dei componenti di una baby gang resasi responsabile di un tentato omicidio pluriaggravato e rapina, scaturito da un futile pretesto. La dinamica è agghiacciante: un ragazzo di 22 anni è stato accerchiato, insultato, minacciato, deriso e rapinato di una banconota da 50 euro, per poi essere pestato e accoltellato due volte con ferocia inaudita. Un’aggressione brutale in seguito alla quale il giovane ha riportato lesioni gravissime che lo hanno ridotto a lottare tra la vita e la morte per giorni.
Orrore a Milano, baby gang accerchia, pesta, accoltella e rapina un 22enne
Ma la vicenda, di cui dà conto nel dettaglio Italpress, e già scioccante di per sé, ha assunto – se possibile – ulteriori contorni di inaudita arroganza criminale: come rivelato da una nota che ha diramato Silvia Sardone (Lega), infatti, uno degli aggressori si sarebbe vantato del tentato omicidio sui social media, alludendo all’accoltellamento come al “settimo” non ancora scoperto. Questo gesto, cinico quanto sfrontato, non solo testimonia la totale assenza di umana pietà e pentimento, ma denota soprattutto la spregiudicatezza di questi giovanissimi criminali, confermando quello che questi baby criminali all’ombra della Madonnina percepiscono come un clima di impunità che li fa sentire sopra le leggi e i codici morali e penali, e capaci di infierire su una vittima già a terra e poi autorizzati finanche ad esaltare le proprie gesta.
Il giovane italiano scampato alla morte per un soffio
La gravità dei fatti, invece, impone una riflessione urgente sulla necessità di norme più severe e stringenti, come richiesto dalla Lega, per contrastare un’escalation di violenza minorile che sta minando la sicurezza delle nostre città. A partire da Milano… Ma riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dal principio di questa drammatica vicenda dai risvolti inquietanti. La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Milano, ha eseguito nella mattinata di oggi (18 novembre ndr) due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque giovani italiani, di cui tre minorenni.
I 5 della baby gang arrestati per tentato omicidio pluriaggravato e rapina pluriaggravata in concorso
Tutti ritenuti responsabili – a vario titolo – del reato di tentato omicidio pluriaggravato e rapina pluriaggravata in concorso ai danni di un ragazzo italiano di 22 anni. Il quale, a seguito della feroce aggressione subìta, ha riportato vari traumi per i colpi inferti e gravissime lesioni da arma da taglio agli organi interni, rimanendo per giorni in pericolo di vita.
Gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia, dopo aver acquisito e visionato le telecamere della zona, hanno ricostruito l’intera vicenda criminosa che è avvenuta intorno alle 03.00 del 12 ottobre scorso in Via Rosales angolo Viale Montegrappa, nelle adiacenze di Corso Como. In particolare, è emerso che un gruppo composto da cinque giovani aveva dapprima importunato e deriso un giovane, per poi strappargli dalle mani una banconota da 50 euro, di cui la vittima vanamente ha tentato di rimpossessarsi, venendo poi aggredita con calci e pugni. Poi, all’apice della violenza, qualcuno ha pensato di estrarre una lama e assestare due coltellate alla schiena e al torace del povero malcapitato.
I fendenti inferti sulla vittima gli hanno causato la rottura di un’arteria, la perforazione di un polmone e una lesione del midollo spinale
Fendenti che hanno causato alla vittima del branco la rottura di un’arteria, con perdita copiosa di sangue. La perforazione di un polmone. E una lesione del midollo spinale. Tutti colpi che, in base a quanto denunciato sul caso, gli aggressori avrebbero inferto sulla vittima mentre era già accasciata e inerme a terra.
Baby gang in azione a Milano, le perquisizioni e l’identificazione dei responsabili della brutale aggressione
Il giovane poi, subito soccorso e trasportato in ospedale, è stato sottoposto a molteplici trasfusioni di sangue e a un duplice intervento chirurgico: soluzioni che, al momento, non escluderebbero un serio pregiudizio delle funzioni vitali tuttora incombente. Nel frattempo, mentre il giovane lottava con tutte le sue forze sul fronte sanitario, dalla linea investigativa gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia, a seguito dell’articolata attività investigativa, hanno identificato gli aggressori. Hanno eseguito le perquisizioni domiciliari dovute nelle loro nelle abitazioni. E, guarda caso, sono arrivati a rinvenire e sequestrare diversi indumenti, un coltello, e dei dispositivi telefonici utilizzati nel corso dell’azione criminosa.
Gli inquirenti sulle loro tracce non li hanno intimiditi…
Infine, grazie allo svolgimento di attività tecnico-investigativa mirata ed efficace, gli inquirenti al lavoro sul caso sono arrivati a definire una precisa attribuzione delle responsabilità penali in capo a ciascun componente del gruppo, e in ordine alle condotte poste in essere. Pertanto, i tre ragazzi minorenni, tutti 17enni, sono stati associati all’Ipm Milano-“Beccaria”. Mentre i due maggiorenni, sono stati allocati presso la casa circondariale di Milano San Vittore.
Il vanto delle loro gesta sui social, la denuncia di Silvia Sardone (Lega)
Ma non è finita qua. Perché, come anticipavano nell’incipit, la notizia è tracimata dalla cronaca cittadina alla piazza virtuale dei social, come denunciato da Silvia Sardone, vice segretario della Lega e consigliere comunale a Milano. La quale, in una nota rilanciata da Italpress, riferisce: «La drammatica vicenda che ha portato all’arresto di 5 giovanissimi ritenuti responsabili della violentissima aggressione di uno studente della Bocconi ha dei risvolti che fanno venire i brividi. Uno dei responsabili ha commentato un mio video su Tiktok in cui segnalavo, durante un intervento in consiglio comunale, la gravissima situazione di insicurezza a Milano e i 6 accoltellamenti di fine ottobre in città».
«Inquietante l’arroganza e l’incapacità di comprendere la gravità di quanto accaduto»
E ancora. «Questo delinquente scriveva infatti: “Il 7 non l’hanno scoperto ancora” alludendo all’accoltellamento (il settimo), a cui aveva partecipato. Per fortuna gli inquirenti li hanno individuati. Ma questi risvolti colpiscono, sia per l’arroganza. Sia per l’incapacità di comprendere la gravità di quanto accaduto. Baby gang che sono sempre più pericolose e violente e che a Milano si sentono libere di rapinare e picchiare chiunque, vantandosene poi sui social. Una vergogna che non può essere sottovalutata e su cui c’è da intervenire anche a livello legislativo, con norme più severe e stringenti come appunto ha proposto recentemente la Lega». (In alto, foto emblematica generata con IA da “Imagoeconomica”).