Intervistato dal "Il Foglio"
Giustizia, Piantedosi: con la riforma l’indipendenza dei magistrati è intatta, salvaguardata e anche rafforzata
Sul referendum il ministro dell'Interno spiega che "non si può trasformare in un test politico sul governo perché altrimenti sarebbe svilito". Il Capo del Viminale torna poi sul caso dell'arresto di Almasri sottolineando che "dovrebbe chiedere scusa al governo" chi parlava di impunità
Quella della giustizia “non è affatto una riforma contro la magistratura. Servirà a superare certe degenerazioni correntizie che hanno danneggiato gli stessi magistrati e la loro autorevolezza”.
Lo dice in una intervista a Il Foglio, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che sul tema della giustizia spiega che: “Nonostante certe letture ideologiche, con questa riforma l’indipendenza dei magistrati è intatta, salvaguardata e per certi versi rafforzata. Sgomberando il campo da tanti pregiudizi di parte, ci sono tutte le condizioni perché si sviluppi un dibattito rispettoso che entri esclusivamente nel merito del testo. Poi la parola passerà ai cittadini che decideranno per il meglio”. E sul voto a cui saranno chiamati i cittadini spiega che “Ci sarà una consultazione referendaria che va considerata come tale” e che “non si può trasformare in un test politico sul governo perché altrimenti sarebbe svilito e trascurato il vero tema”.
Su Almasri: arresto conferma che non facemmo male a rinconsegnarlo alle autorità libiche
Nel corso del colloquio con il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, il capo del Viminale torna a parlare inevitabilmente del caso Almasri, dopo la notizia dell’arresto avvenuto a Tripoli, sottolineando che “Dovrebbe chiedere scusa al governo chi, per malafede o più probabilmente per scarsa conoscenza dei fatti ed egli atti, aveva sostenuto che avevamo rimpatriato un soggetto pericoloso per assicurargli impunità. Se avessero letto con attenzione tutti gli atti finiti dinanzi alla competente giunta parlamentare avrebbero rilevato che fra gli elementi che furono valutati al momento dell’espulsione ci fu anche una richiesta di estradizione di Almasri da parte dell’autorità giudiziaria libica, per processarlo per gli stessi reati. L’arresto conferma che non facemmo male a riconsegnarlo alle autorità di quel paese che, nella circostanza, sta manifestando una maturità maggiore di tanti soloni che stanno sproloquiando sull’argomento”.
Sintonia piena con la premier Meloni: leadership riconosciuta a livello internazionale
Piena sintonia tra il Ministro Piantedosi e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che “sta ottenendo grandissimi risultati in Italia e per l’Italia con un impegno che merita rispetto e sostegno senza distrazioni di sorta. Siamo tutti, a qualsiasi livello, chiamati a essere in sintonia con questo impegno e con i risultati che sta producendo in termini di leadership riconosciuta a livello internazionale”, conclude.