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Fidanza: “Penoso teatrino delle sinistre per ostacolare il lavoro sulla trasparenza delle Ong”

Ecr vuole vederci chiaro

Fidanza: “Penoso teatrino delle sinistre per ostacolare il lavoro sulla trasparenza delle Ong”

Dopo l'ennesimo richiamo della Corte dei Conti europea alla Commissione sulla non adeguata comunicazione relativa ai finanziamenti destinati alle organizzazioni non governative è partito il tavolo, sulla spinta di Ecr e del centrodestra, per fare chiarezza

Europa - di Eva De Alessandri - 27 Novembre 2025 alle 16:53

Sinistre in fermento in Parlamento Europeo, ma non per difendere le istanze degli elettori che dovrebbero rappresentare nelle istituzioni, bensì per difendere gli interessi delle Ong. Le organizzazioni non governative – spesso finanziate con i fondi europei e dunque con i soldi dei cittadini – sono da tempo oggetto di richiami alla Commissione europea da parte della Corte dei Conti Ue, che nelle sue relazioni ha più volte lamentato una mancanza di trasparenza sottolineando come le informazioni sulle organizzazioni operanti nell’ambito delle politiche interne rimangano inesatte e incomplete.

Secondo la Corte la Commissione non ha comunicato in modo adeguato

Secondo i documenti della Corte, la Commissione europea, “non ha comunicato in modo adeguato talune attività promozionali (come quelle di lobbying) finanziate dall’Ue e non sono attivamente eseguiti controlli per assicurare che le Ong finanziate rispettino i valori dell’Unione, la quale risulta pertanto esposta a un rischio reputazionale”.

Grazie a centrodestra ed Ecr avviato il tavolo

Così dopo l’ennesimo ammonimento, grazie al voto delle forze di centrodestra, a partire dai Conservatori di Ecr, è stato avviato un tavolo di lavoro ad hoc, inaugurato dalla protesta delle forze politiche di sinistra a cui evidentemente i rilievi della Corte non sono piaciuti. A raccontare l’accaduto è stato il capo della delegazione di FdI-Ecr in Europarlamento e e co-relatore del gruppo di lavoro sulla trasparenza delle Ong, Carlo Fidanza: “E’ un penoso teatrino quello inscenato dalle sinistre al Parlamento europeo, nel tentativo di cercare di ostacolare l’avvio del gruppo di lavoro sulla trasparenza delle Ong. Interventi ostruzionistici, in favore di telecamera, per raccontare alla vasta clientela associazionistica della sinistra che i loro paladini stanno difendendo da una inesistente ‘caccia alle streghe delle destre contro la società civile’. La realtà è molto chiara: in queste settimane di lavoro stiamo verificando decine di contratti siglati nella precedente legislatura dalla Commissione Europea o da sue agenzie esecutive nell’ambito del Green Deal e già possiamo confermare le evidenze emerse nei mesi scorsi: fondi Ue, derivanti dalle tasse dei cittadini Ue, erogati a Ong ultra-ambientaliste per esercitare pressioni sugli europarlamentari e in alcuni casi addirittura su altre direzioni della stessa Commissione per facilitare l’approvazione delle più assurde norme green partorite nell’epoca di Frans Timmermans. Con buona pace di una sinistra evidentemente molto nervosa, continueremo a lavorare per accertarci di quanto è accaduto negli scorsi anni e per evitare che in futuro tali pratiche non trasparenti si possano ripetere”.

Timmermans e Sinkevičius, padri del Green Deal, hanno declinato l’invito

Nel corso della riunione, dopo che la sinistra ha abbandonato l’aula, i membri hanno interrogato importanti funzionari Ue, come i capi delle direzioni Ambiente e Clima della Commissione e il direttore dell’agenzia esecutiva CINEA, che ha sottoscritto gran parte dei contratti sotto scrutinio. Nessuna traccia degli ex Commissari Frans Timmermans e Virginijus Sinkevičius, i padri politici del Green Deal, anche loro invitati a rendere conto delle loro scelte nella scorsa legislatura: “hanno preferito declinare l’invito” fanno notare alcune fonti europee che assicurano: “L’azione del gruppo di lavoro proseguirà: i due co-relatori (insieme a Fidanza c’è l’eurodeputato olandese del Ppe Dirk Gotink, ndr) continueranno a scandagliare decine di contratti per evidenziare eventuali procedure non trasparenti”.

Da gennaio i finanziamenti alle ONG pro-immigrazione

Dopo aver concluso questo lavoro sulla parte green, da gennaio si concentreranno sui finanziamenti alle ONG pro-immigrazione. “I documenti sono ancora confidenziali” spiegano le stesse fonti “ma, dal tenore del dibattito e dal nervosismo della sinistra, è facile pensare che quanto emerso negli ultimi mesi non sia che la punta dell’iceberg di un sistema ampio, capillare e lautamente finanziato per anni con procedure discutibili”.

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di Eva De Alessandri - 27 Novembre 2025