CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Federacciai plaude all’ìmpegno di Meloni: Noal green deal ideologico e alle leggi inutili che affossano il settore

L'intervento della premier

Federacciai plaude all’ìmpegno di Meloni: Noal green deal ideologico e alle leggi inutili che affossano il settore

"Grazie al gioco di squadra con altri nove Governi europei di differenti colori politici, non abbiamo solo apportato modifiche significative alla proposta di revisione della Legge Clima; ma abbiamo posto le basi per correggere altre storture. Non smetteremo di fare la nostra parte per difendere la produzione europea di acciaio"

Politica - di Gabriele Alberti - 10 Novembre 2025 alle 17:04

“Siamo contro la patrimoniale, siamo rassicurati dalle parole della presidente del Consiglio. Credo che questa sia la posizione di Confindustria. Come può essere favorevole a una patrimoniale uno dei settori più capital intensive?”. E’ questo il “benvenuta” alla premier del presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, durante la relazione annuale “L’industria siderurgica italiana nel 2024”, a Bergamo. Meloni ha inviato in messaggio all’assemblea nel quale è evidente l’unità di intenti e la condivisione di molti aspetti: primo fra tutti il  no al green deal ideologico che ha messo in ginocchio il settore. Passi importanti per superare quel dogmatismo ideologico che ha messo in ginocchio le nostre imprese e i nostri lavoratori. Ovviamente non ci accontentiamo e continueremo a lavorare in questa direzione, così come non smetteremo di fare la nostra parte per difendere la produzione europea di acciaio”.

L’intervento della premier Meloni all’assemblea di Federacciai

Strategie, competitività, lavoro di squadra: la premier ha ulteriormente tranquillizzato il settore: “Abbiamo compiuto passi importanti per superare quel dogmatismo ideologico che ha messo in ginocchio le nostre imprese e i nostri lavoratori. Ovviamente non ci accontentiamo e continueremo a lavorare in questa direzione; così come non smetteremo di fare la nostra parte per difendere la produzione europea di acciaio”. Queste l’intento di Giorgia Meloni nel messaggio inviato all’assemblea pubblica di Federacciai al Kilometro Rosso di Bergamo. Il riferimento è al fatto che all’ultimo Consiglio Ambiente, “grazie al gioco di squadra con altri nove Governi europei di differenti colori politici, non abbiamo solo apportato modifiche significative alla proposta di revisione della Legge Clima; ma abbiamo posto le basi per correggere altre storture”.

Clima, Meloni: “Invertire rotta, difenderemo produzione europea dell’acciaio”

“Abbiamo ottenuto la possibilità di fare ampio ricorso ai crediti internazionali e di farlo già a partire dal 2031; una flessibilità estremamente articolata sugli strumenti di cattura del carbonio, una robusta clausola di revisione al 2030 e la piena applicazione del principio della neutralità tecnologica, con l’apertura ai carburanti a basse emissioni – a partire dai biocarburanti – nel settore automobilistico. Inoltre, abbiamo ottenuto anche un percorso più lento di riduzione delle quote gratuite ETS per i settori industriali già coperti e il rinvio della normativa ETS2 per edifici e trasporti al 2028”.

Inoltre, il Governo “sta seguendo con molta attenzione il Piano d’azione Ue per la siderurgia e la metallurgia, e le recenti proposte avanzate da Bruxelles per proteggere il settore siderurgico europeo dagli effetti negativi causati dalle sovraccapacità globale”. Viviamo tempi complessi segnati dall’imprevidibilità, ha sottolineato. Sul costo dell’energia “l’Unione Europea deve fare la sua parte, come noi stiamo cercando di farla, avendo già ricevuto suggerimenti dalle imprese e dalle associazioni, che stiamo vagliando e che attendiamo anche da questa Assemblea. Occorre, per sostenere un settore strategico come quello della siderurgia, lavorare tutti nella stessa direzione e con gli stessi obiettivi”.

Lavoro di squadra con altre 19 Nazioni

“Possiamo contare su una certezza: siamo una grande potenza industriale, che ha saputo dare il meglio di sé nei momenti più difficili”, ha proseguito la presidente del Consiglio. “Possiamo farlo di nuovo, con coraggio, visione e concretezza. Ne abbiamo l’occasione: non ci resta che coglierla”. “Occorre, per sostenere un settore strategico come quello della siderurgia, lavorare tutti nella stessa direzione e con gli stessi obiettivi. È per questo, tra l’altro, che insieme ad altre 19 Nazioni abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio europeo una vera attenzione alla competitività delle nostre imprese, una necessaria semplificazione, l’eliminazione di legge inutili o addirittura controproducenti”.

Un discorso alto e ampio quello della premier. “Oggi, ad oltre settant’anni di distanza, l’Europa sta vivendo un paradosso: è nata per mettere in relazione la cooperazione in ambito energetico e per l’approvvigionamento delle materie prime. Ma si ritrova ad essere più esposta su questi due versanti. La globalizzazione senza regole e l’apertura del libero commercio a sistemi che non ne rispettano le regole di base ha creato profonde sperequazioni, vulnerabilità strutturali e una pericolosa tendenza alla deindustrializzazione delle economie europee. Le catene del valore sono diventate sempre più lunghe e complesse, anche in settori strategici per la sicurezza e il benessere delle nostre Nazioni.

“Autolesionistiche distorsioni”

“Tutto ciò, unito alle autolesionistiche distorsioni provocate da un approccio regolatorio europeo improntato più all’ideologia che alla realtà, ha finito per rendere l’Europa più debole e più esposta agli shock e alle crisi sistemiche. È ormai sempre più chiaro che una delle priorità da cui ripartire per cambiare questo scenario sia ripensare profondamente la politica ambientale europea, che così come è stata portata avanti finora ha finito solo con l’avvantaggiare i nostri concorrenti mondiali e, per di più, senza incidere davvero sulle emissioni globali”.

Gozi: “Grazie al presidente Meloni”

“Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l’importante messaggio che ha voluto indirizzare a questa assemblea nel quale si esprime l’alta considerazione per il nostro settore e si mettono coraggiosamente a fuoco i problemi e le sfide che abbiamo dinanzi e il salto di qualità necessario, in particolare nelle politiche europee, per evitare un declino inesorabile dell’industria e di quella dell’acciaio in particolare”. Sono state le parole di  Antonio Gozzi, presidente di Federacciai.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Gabriele Alberti - 10 Novembre 2025