Disastri giallorossi
Commissione Covid: “Conte sperperava soldi per i banchi a rotelle e rifiutava aiuti gratuiti”
Oms ignorato, piano pandemico inutilizzato e ventilatori meccanici offerti e rifiutati. Il governo Conte 2, nel 2020, era talmente sicuro di sé da privarsi di tutti questi strumenti che si sarebbero potuti rivelare fondamentali nella gestione della pandemia da Covid
Oms ignorato, piano pandemico inutilizzato e ventilatori meccanici offerti e rifiutati. Il governo Conte 2, nel 2020, era talmente sicuro di sé da privarsi di tutti questi strumenti che si sarebbero potuti rivelare fondamentali nella gestione della pandemia da Covid.
Liris: “Perché Conte-bis e Cts non vollero l’aiuto dell’Oms?”
È questo il quadro che emerge dai verbali dell’audizione del dottor Ranieri Guerra, ex direttore generale aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ed ex componente del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), che si è tenuta in commissione Covid alcuni mesi fa e che è stata desecretata ieri. “Il Covid circolava nel Nord-Italia liberamente già dai mesi di settembre e ottobre del 2019”, ha rivelato Guerra spiegando che questa ipotesi si fonda su una serie di biopsie e su una campionatura delle acque reflue effettuata a Milano, Torino e Bologna. Ma non solo. “L’ex direttore generale aggiunto dell’Oms, nel corso della sua audizione, ha ricordato che proprio il massimo organismo internazionale in ambito sanitario aveva offerto gratuitamente l’uso della piattaforma per la sorveglianza clinica, ma il dottor Giuseppe Ippolito, infettivologo che faceva parte del Cts, aveva rifiutato tale aiuto”, afferma in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, componente della commissione Covid. E aggiunge: “L’Oms aveva offerto anche un supporto sul piano della comunicazione, aspetto fondamentale in pandemia, perché il modo di comunicare dell’Italia era ritenuto evidentemente inadeguato, eppure la proposta rimase inevasa”. Liris, dunque, si chiede perché l’allora governo Conte ha sottovalutato i picchi di influenze anomali che si verificarono nell’autunno del 2019 e perché ha rifiutato l’aiuto dell’Oms. “Non eravamo ‘prontissimi’ ad affrontare questa pandemia e perciò avremmo preferito una minore sfrontatezza verbale da parte dell’allora premier Giuseppe Conte”, chiosa Liris.
Buonguerrieri: “Una vergogna rifiutare i ventilatori meccanici e i monoclonali offerti gratis”
Il prof. Ranieri Guerra ha poi rivelato di aver ricevuto dall’Università di Princeton un’offerta gratuita per l’Italia di ventilatori meccanici, ma l’Italia, pur essendo italiano l’esperto a vertice del team che ha messo a punto questi strumenti, rifiutò la donazione. Un’inadempienza simile si registrò con gli anticorpi monoclonali quando l’Università Emory di Atlanta offrì all’Italia 10 mila dosi, senza ottenere una risposta positiva. “Su quest’ultimo tema la Corte dei conti ha fatto un interrogatorio per l’omessa importazione a dono e l’ipotesi di danno erariale determinato da un acquisto successivo compiuto nel 2021 degli stessi anticorpi monoclonali, che ormai però non servivano a nulla, visto che la variante del virus emersa nel gennaio 2021 non rispondeva a quel presidio”, attacca Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid. Per la deputata di maggioranza si tratta di “una vergogna” per il governo Conte 2, che “mentre spendeva ingenti somme di soldi pubblici per acquistare inutili banchi a rotelle, rifiutava offerte gratuita di strumenti rivelatisi molto utile”. Inoltre, uno studio della Fondazione Hume dimostra che la ventilazione meccanica controllata in luoghi chiusi, sperimentata nella Regione Marche, amministrata da Fratelli d’Italia, ha ridotto dell’80% il rischio contagi. “Da un lato, dunque, lo sperpero di denari pubblici da parte del governo Conte 2, dall’altro il buon governo regionale di Fratelli d’Italia che adottava misure anti-Covid davvero efficaci e non dispendiose”, chiosa Buonguerrieri.
Zedda: “Grave aver ignorato il piano pandemico”
Il dottor Ranieri Guerra, infine, ha rivelato che il piano pandemico del 2006 aveva un finanziamento pari a zero e, quindi, era inutilizzabile. Un piano che, nonostante le sollecitazioni dell’Oms, non venne aggiornato né dal ministro Beatrice Lorenzin né dal ministro Giulia Grillo. Inoltre, i membri dell’allora Cts Silvio Brusaferro, Agostino Miozzo e Andrea Urbani non presero visione del piano pandemico influenzale 2006 prima di maggio o giugno 2020. “Questo è molto grave perché, come ha spiegato l’ex dirigente dell’Oms le misure non farmacologiche di un piano pandemico sono sempre le stesse da duecento anni ed è compito della scienza metterle in atto il prima possibile”, dice Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di Fratelli d’Italia e componente della commissione Covid. Zedda ricorda che l’Oms il 6 e il 12 febbraio 2020 aveva emanato due circolari in cui suggeriva di usare i piani pandemici influenzali. Infine, Guerra dichiara che il Piano nazionale di difesa, utilizzato da Conte e Speranza, non è mai stato né discusso né attuato in Cts. “Come Fratelli d’Italia pretendiamo che si faccia piena luce su tutti questi punti oscuri perché la gestione della pandemia è un tema che merita chiarezza e trasparenza”, osserva Zedda, che chiosa: “Lo dobbiamo ai tanti italiani che hanno perso i loro cari e che hanno ingiustamente sofferto le negligenze di una classe politica che fortunatamente ora sta all’opposizione”.