Taglio del 90% entro il 2040
Clima, l’Italia insegna e la Ue cambia passo. FdI-Ecr: bene la modifica della legge, basta fanatismi
Revisione della legge sul clima, l’accordo c’è. I ministri dell’Ambiente della Ue hanno trovato l’intesa. Si conferma l’obiettivo di tagliare il 90% delle emissioni al 2040, ma con una serie di compromessi e flessibilità. Meno ideologico e più pragmatico, secondo le richieste italiane, l’approccio europeo verso l’obiettivo di zero emissioni nette al 2050. La delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo saluta “con soddisfazione l’accordo raggiunto in Consiglio Ambiente per modificare la revisione della legge Ue sul clima proposta dalla Commissione”. Così il capodelegazione di FdI Carlo Fidanza.
Accordo sul clima, Fidanza: finalmente un approccio pragmatico e meno ideologico
“Un nuovo obiettivo intermedio di riduzione secca del 90% delle emissioni al 2040 avrebbe comportato costi insostenibili per imprese e cittadini. Grazie al lavoro dell’Italia, ottimamente rappresentata dal ministro Gilberto Pichetto Fratin è stato finalmente affermato un approccio più pragmatico e meno ideologico. La diminuzione del target di riduzione all’85% con il pieno riconoscimento di un 5% raggiungibile grazie ai crediti internazionali. E un ulteriore 5% raggiungibile in fase di revisione. Il riconoscimento esplicito del ruolo dei biocarburanti per la transizione nei trasporti in chiave di neutralità tecnologica, il rinvio dell’entrata in vigore della normativa Ets2 al 2028, sono successi italiani che aprono la strada”.
L’Italia ha indirizzato l’alternativa politica al fanatismo verde
Per Fidanza, “grazie alla tenacia del nostro governo, che ha saputo coagulare intorno a sé altri governi di diverso orientamento politico e geografico, abbiamo dimostrato che esiste un’alternativa politica credibile al fanatismo verde e alla deindustrializzazione dell’Europa. Abbiamo il dovere di cogliere questo segnale positivo, con l’obiettivo ambizioso di rimettere in discussione l’architettura stessa del Green Deal che sta distruggendo le nostre imprese”.
Milani: l’Italia è riuscita a spuntarla sul testo finale dell’intesa
“L’accordo raggiunto, grazie al governo italiano che si è fatto portavoce dei malumori sul Green Deal, include una serie di flessibilità che alleggeriscono l’impianto della legge sul clima. Lo sottolinea Massimo Milani, deputato di FdI. “Lo slittamento di un anno dell’Ets2, l’apertura sui biocarburanti, con disponibilità a passare dal 3% al 5% dei crediti di carbonio internazionali, e di inserire poi in fase di revisione un ulteriore 5% da valere su quelli che sono i crediti domestici. L’Italia è riuscita così a spuntarla sul testo finale dell’intesa. E quindi a far prevalere un approccio più cauto sulla transizione e più attento alla tutela delle realtà industriali italiane ed europee”.
Forza Italia: un buon compromesso per accompagnare la transizione ecologica
Anche Forza Italia plaude all’accordo raggiunto sul taglio delle emissioni del 90% entro il 2040. “Rappresenta un buon compromesso e riconosce molte delle istanze portate avanti dall’Italia. È un segnale importante – dichiara Salvatore De Meo, europarlamentare azzurro – che dimostra come la transizione ecologica debba essere accompagnata da strumenti realistici, flessibili e sostenibili per le imprese e per gli Stati membri”.